top of page

E' arrivato anche per noi il momento di tirare le somme di questo 2014 e abbiamo voluto farlo parlandovi un po' dei 20 brani made in Italy che più ci hanno colpito tra quelli giunti al nostro orecchio. Senza perderci in troppe inutili parole partiamo con la classifica!

20- Bright - Drink to Me

Abbiamo scelto i "Drink To Me" perchè portano una ventata internazionale in classifica, nonostante siano italianissimi. I loro suoni elettronici e psichedelici ci hanno conquistato: specialemnte "Bright" dall'album "Bright White Light" ti getta in un lisergico caleidoscopio di suoni.

19- Biglia - Brace

Gestazione lunghissima per il nuovo lavoro di Brace che ci regala piccole perle come questa. Semplice ma convincente riesce a trasmetterci una tenerezza genuina e spontanea, cosa mai scontata di questi tempi.

18-I Destini Generali - Le Luci della Centrale Elettrica

Il Vasco Brondi del 2014 ha imparato a sorridere, ballare, dimenarsi e ha deciso di fare un gran bell’album. Un disco che ha fatto molto parlare di sé per le sue esplosioni di entusiasmi musicali e colori decisi come enunciato sin dalla copertina dell’album..

17- Qui non succede mai niente - Abiku

“There’s nothing to do in Ohio”. Che abbiano o meno pensato a questo luogo comune, la canzone degli Abiku ci colpisce, nella sua malinconica cantilena, spingendoci a chiederci dove siano i vari Luca ma soprattutto dove siamo oggi noi.

16- Pirouette - The Wer

Ventata British in questa galassia di brani peninsulari. Melodie accattivanti e arrangiamenti sempre più curati per un pezzo che piacerà agli amanti delle sonorità d’oltremanica, ma è made in Italy.

15- Biblioteche Comunali - Il Geometra

Una macchina da scrivere al posto della batteria, sound ricercato e la vita di tutti i giorni, Dal figlio del manager ai salvi per miracolo, alle prese con le assurdità di tutti i giorni. Piccole storie tristi, che ci piace immaginare all’interno delle quattro mura di una sperduta biblioteca comunale. Rappresentazione perfetta di un EP con i fiocchi, se non l’avete già fatto, correte a scaricarlo!

14- Dove Vai - Pierpaolo Capovilla

Il 2014 ha visto l’esordio solista di Capovilla (One Dimensional Man, Teatro degli Orrori) con un disco intimista, gotico e fatalista, con una prosa mai banale. In Dove vai una sequenza di domande a se stessi e agli altri ripetuta come mantra spinge chi l’ascolta a chiedersi e chiedere, domandare, investigare in sé e fuori di sé.

13- Forse più tardi un mango adesso - Lo Stato Sociale

Il nuovo disco de Lo Stato Sociale era carico di aspettative nel mondo indipendente e non sono state deluse, canzoni belle, riconoscibili e in pieno stile Stato Sociale.

Per questa canzone c’è un'unica descrizione possibile: “buttarla in caciara”. Immersi dei suoni tipicamente Sociali, vengono dette talune grandi verità “da antropologo dilettante”.

12- Rapporto allo specchio - Il Terzo Istante

Perché sono in tre ma sembrano in cinque per la pienezza di suono che riescono a dare. Rapporto allo Specchio è la dimostrazione di come con qualche synth al posto giusto si possa fare bella musica senza perdere orecchiabilità. Entra in testa al primo ascolto.

11- Cocomero - Lucio Corsi

Cocomero - Lucio Corsi
00:0000:00

Non poteva mancare tra i brani più interessanti di questa annata l'esordio del giovanissimo Lucio Corsi. Musiche di dylaniana memoria e testi che giocano splendidamente con le parole in un'ottima commistione tra tradizione e innovazione.

10- Riposa in piedi - Gazebo Penguins

“Vorrei spiegarti la difficoltà di chiamarla col suo nome. Dovrei usarla, ma non riesco mai, la parola fine. La paura della parola fine.” Riuscire a mettere le parole giuste là dove devono stare. Come la fine, alla fine. Questo il senso di una canzone tanto bella quanto dolorosa.

9- Maledetti italiani - Colapesce

Prima di tutto guardate il video: un bambino con guanti da killer, stermina le foto dei grandi(?) personaggi italiani nei peggio modi, ma tutto secondo una certa logica (Rocco Siffredi tagliato in due da una sega, abbiamo detto tutto). Intanto Colapesce, tramite carezzanti sonorità, ci ricorda che anche se scoppia la crisi mondiale, gli italiani sono più interessati agli sconti da Zara.

8- Il Terzo Pezzo - Magellano 

Magellano è una delle migliori soprese di quest’anno. Partito in sordina, dopo aver lasciato gli Ex Otago, caratterizza i suoi live per una carica esplosiva. “Il terzo pezzo” feat The sweet life society ne è la prova. 

7- Viva - The Zen Circus

Come descrivere un disco degli Zen Circus? Semplicemente dicendo che è un disco degli Zen Circus!

Dopo un anno di progetti solisti, tornano con una gran voglia di gridare al mondo le proprie idee, abbandonando un po’ la rabbia e incarnando una decisa disillusione nei confronti del futuro. Viva racchiude un po’ tutto questo. 

6- Zoff - Altre Di B

Passi l'infanzia e parte dell'adolescenza cercando di convincerti e convincere gli amici che il ruolo che stai occupando il sabato pomeriggio sia di forte importanza. Allo stesso tempo te ne freghi dell'apparente poca importanza che assumi durante il calcetto al parco nelle giornate d'estate. Sei un risolutore di problemi. Nessuno vuole fare il portiere, e TU invece Si. Poi, scopri, con il passare del tempo, che nella tua squadra del cuore (ed ora arriveranno la pioggia d'insulti e fischi, ma ci sono abituato da 25 anni a questa parte) vi è stata una generazione di fenomeni che hanno pure difeso la porta della nazionale italiana. E li l'orgoglio cresce e cominci a fantasticare. Credi che potresti essere il prossimo numero 1 campione del mondo che viene da una città del centro Italia dove il treno per andare a nord e a sud passa sempre da lì e guarda un po’ da dove viene proprio quel gruppetto di ragazzi che si è regalata un 2014 da campioni. Si campioni, proprio come Dino Zoff, portiere della nazionale campione del mondo nel 1982 al quale hanno regalato una emozionante traccia del loro ultimo album "Sport". Riconoscenti.

5- Salva Gente - Marta sui Tubi

Il disco è una raccolta di classici dei Marta per festeggiare gli oltre dieci anni sopra il palco. Questo singolo, psichedelico e molto raffinato, ha un ospite d’eccezione: Franco Battiato. E l’augurio che ci fa questo pezzo sembra perfetto a chiudere l’anno.

4- Amico bianco - Ex-Otago

Alla prima senza Pernazza non sbagliano niente e sfornano un disco con un’identità fortissima. “Amico Bianco” ci trasporta con leggerezza nel loro mondo al punto da farlo entrare dentro di noi. Melodia e testo mai così splendidamente coniugati.

3- Coperta - Fast Animals and Slow Kids

L’inverno per i FASK, con il loro album ALASKA, era già arrivato da un bel po’.

Ad accompagnarci nel freddo di questi giorni, una vecchia coperta fa sempre comodo. Questa canzone è così, una sicura coltre musicale che rappresenta il gruppo perugino nel migliore dei modi. Una rabbiosa conferma, senza stravolgersi, per continuare a scaldarci.

2- La Pasticca Blu - Management Del Dolore-Post Operatorio

Niente di troppo nuovo sul fronte dei Management, ma i loro pezzi ci piacciono sempre: energici e provocatori, stavolta quasi cattivi. La pillola blu in questo caso non cura le disfunzioni erettili del corpo, ma dell'anima, quelle delle emozioni, come spiega in un'intervista il front-man. Non vi resta allora che farvi curare.

1- Promiscuità - Thegiornalisti

Sono la sorpresa più annunciata di questo 2014. Riescono con disinvoltura a fare una delle cose più difficili nel mondo della musica e non solo, essere semplici ma non banali. Questo brano racchiude quanto di buono c’è in un album dalle nostalgiche atmosfere anni ’80.

bottom of page