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Società per l'Industria del Freddo-Errori

  • Roberto Checchi
  • Feb 5, 2014
  • 2 min read

“Errori” della Società per l’Industria del Freddo, è sicuramente qualcosa di nuovo nello scenario indipendente italiano, a partire dalle sonorità fino ai testi e alla presenza scenica della band toscana. Le definizioni, sia auto dettate che esterne, sono state numerose, dal semplice alternative rock al new wave, al dark wave, al grunge e via discorrendo, tutte categorizzazioni legittime e appropriate, ma oltre alla particolare commistione di generi che caratterizza questo gruppo c’è sicuramente molto di più.

Colpiscono infatti le sonorità cupe ed energiche, eccezionalmente mature per un disco d’ esordio, sulle quali si sente la mano di un produttore del calibro di Cristiano Santini, la cui esperienza ha sicuramente avuto un ruolo importante nell’ ottima riuscita del progetto. Santini ma non solo, anche le numerose partecipazioni illustri hanno sicuramente lasciato il segno con Andrea Appino e Andrea Morini presenti rispettivamente in “Zossener Strasse” e “12 secondi sintetici”.

Ma ancor più degli ospiti ad avere importanza è ovviamente solo una cosa, la musica. La chitarra di Gabbo, semplice ma efficace, ci accompagna con arpeggi avvolgenti e malinconici per poi colpirci con piacevoli assoli, sempre ben calibrati e ponderati. La batteria, cosi come il basso, mai sopra le righe e sempre ottimamente coordinati, forniscono ai pezzi il giusto ritmo e il giusto tiro. La voce di Luminal, infine, ci fa ringraziare i SIF per l’azzeccatissima scelta di inserire quest’ultimo membro nella band. Raschiata e tipicamente grunge, infatti, valorizza ogni canzone al massimo delle sue possibilità.

Se le melodie insinuavano in noi un profondo senso di malinconia, i testi ci riescono forse ancora di più. Anch’ essi distanti da i canoni dell’indie italiano, ci comunicano un senso di vuoto, di abbandono e di rabbia svuotata di cui difficilmente ci liberemo. Siamo travolti da una emotività che ci è vomitata addosso quasi a liberarci dalla nostra visione del mondo e a proiettarci in quella personalissima della band.

Insomma, non perdetevi questo rock chiamatelo come vi pare, nel quale sentirete echi di molti bei gruppi, dai Verdena ai primi Foo Fighters, ai Nirvana e ancora tanti e tanti altri. Non ci resta che sperare che questo sia solo il primo di una lunga serie di “Errori” e, nel caso non ce lo ricordassimo, l’ultima band lanciata da Appino e dalla sua Ice for Everyone furono i FASK, e sappiamo tutti come è andata a finire.

 
 
 

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