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Mala: in 10 artisti vi raccontiamo chi siamo


Continuano le nostre rubriche, oggi Dario e Federico dei Mala vi racconteranno qualcosa sulle loro principali influenze.

Essendo difficile trovare 10 album ed artisti in comune abbiamo deciso di sceglierne 5 a testa. I primi 5 Dario, gli ultimi Federico.

Queen - C’è poco da dire di più, non smetterò mai di ascoltare l’intera discografia di questa band che ha insegnato al mondo che la vita è triste per natura, ma il pop la rende un po’ meno difficile.

My Melancholy Blues il pezzo che manderei nello spazio da far ascoltare agli alieni.

Jazz il loro album più completo e riuscito.

Daft Punk - Qualcuno doveva cambiare le regole e loro ci sono sempre riusciti, allora come oggi.

Rollin’ & Scratchin’ il brano che anticipa di 10 anni il movimento electro e ne pone le basi.

Homework campionamenti, sperimentazioni e ricerca sonora incastonati in perle di musica elettronica pop.

Radiohead - Hanno cambiato il mio modo di ascoltare la musica aprendo la strada agli arrangiamenti completamente elettronici con testi impegnati e curati.

Paranoid Android è la loro pietra miliare. Meno elettronica qui, ma un arrangiamento che incanta e strugge allo stesso tempo.

Kid A da ascoltare in qualsiasi situazione, uscendone sempre, in qualche modo, coccolato.

Arcade Fire - L’indie anglofono ha cambiato il rock 15 anni fa e loro rappresentano perfettamente questo cambio generazionale.

Wake up è un brano talmente potente per testo ed armonia che rimane per me la bandiera del movimento indie.

Reflektor è l’album della loro maturazione, rock ed elettronica nella loro unione più riuscita.

Soulwax - La formazione più vicina al mio ideale di band ed il suono più vicino al mio ideale di suono.

E-talking per il video, incredibile, portavoce di anni in cui credevamo nella rinascita della musica elettronica.

Any minute now uno di quei dischi da sentire e ballare in loop per ore.

Animal Collective - Loro sono, secondo me, artefici di una piccola rivoluzione nel mondo dell’alternative internazionale, indie rock elettronico dal gusto psichedelico e alienante. Non stancano mai.

Feels è il disco che li ha consacrati davvero.

Banshee beat una ninna nanna eccezionale.

Franco Battiato - Non si poteva non parlare di Franco Battiato, sarebbe stato falso e incoerente. È l’ispirazione più importante nella musica italiana, non solo per la poetica e i testi ma per continua sperimentazione che lo contraddistingue dentro e fuori dal pop.

Patriots miglior album italiano di sempre

Stranizza d’amuri tropicale e malinconica, in lingua madre.

Talking Heads - Ironia pura al servizio di melodie e ritmi danzerecci. C’è qualcosa in loro che forse non si riesce a cogliere fino in fondo ma che magnetizza.

Nothing but flowers un fantastico inno.

Naked, l’album da ascoltare a ripetizione, pieno di tropicalismo dolce e scanzonato.

Vampire Weekend - Sono partiti come cover band degli Arctic Monkeys ma sono stato anche tanto altro. Da smielati a saltellanti con venature afrobeat. Sempre un punto di riferimento.

Vampire weekend gli album non sono tanti ma tutti bellissimi, quindi scelgo il primo.

Cape cod kwassa kwassa, epica.

Lucio Battisti - Ci tenevo ad inserire almeno un altro italiano. Lucio Battisti è stato l’interprete che più di tutti è riuscito a trasportare testi talvolta importanti nella musica pop. Sempre toccante.

La collina dei ciliegi una delle più belle canzoni italiane di sempre.

Una donna per amico, storico. Non stanca mai.

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