top of page

Cinque citazioni che non avete mai colto nei testi dell'officina della camomilla


I testi de l’officina de la camomilla non sono esattamente di immediata e facile interpretazione, ma non tutto è così enigmatico quanto potrebbe apparire ad una lettura superficiale.

Ho preso 5 citazioni più o meno evidenti e ho provato a spiegarvele. Se le avevate già colte e sviscerate bravi voi, in ogni caso buona lettura.

1.) Sibilla (Senontipiacefalostesso due, 2014)

Vi siete mai chiesti di chi si parli in questo brano? Con questa canzone, De Leo, ha voluto rendere tributo a Marta Felicina Faccio, nota ai più con lo pseudonimo di Sibilla Aleramo, scrittrice e poetessa.

Il testo del brano, ripercorre infatti alcuni tratti della vita di Sibilla.

Il verso “lince lesbica già settata anni fa prima di voi”, fa riferimento all’orientamento bisessuale della scrittrice, che si vocifera abbia avuto una relazione anche con l’attrice Eleonora Duse.

Il verso “in 15 anni aveva già scoperto tutto nelle toilette delle fabbrica” è un richiamo ad uno degli episodi più tristi della vita di Sibilla, quello dello stupro subito in tenera età ad opera di un impiegato della fabbrica nella quale lavorava, in seguito al quale rimase incinta, perdette il bambino e fu costretta ad impegnarsi in un matrimonio riparatore.

Lo so che pensavate fosse una storiella inventata da Francesco dopo essersi calato un acido di troppo (e forse è anche questo), ma se approfondirete la storia di Sibilla scoprirete che merita la vostra attenzione.

2.) Lulù devi studiare Marc Augé (Senontipiacefalostesso uno, 2013)

“Non puoi morire in un Brico Center”

Perché Lulù non può morire in un Brico Center? Perché un Brico Center è un non luogo.

Ma cos’è un non luogo? Se appena ascoltato il brano la curiosità vi ha spinti a cercare su Google delucidazioni sulla figura di Marc Augé, probabilmente ora saprete che secondo Wikipedia è un etnoantropologo francese, che sui non luoghi ha scritto diversi libri dal 1992 ad oggi e che per riuscire a capire a fondo questo concetto bisognerebbe leggere il suo Non-lieux. Introduction à une anthropologie de la surmodernité.

Ci poniamo quindi una domanda leggermente differente, perché Lulù non può morire in un non luogo? Bisognerebbe chiederlo a De Leo, ma penso che a tutti noi piacerebbe morire in un posto dove siamo considerati delle persone con una nostra identità, piuttosto che in un non luogo dove siamo soltanto degli uomini qualunque.

3.) La tua ragazza non ascolta i Beat Happening (Senontipiacefalostesso uno, 2013) In realtà in questo caso non stiamo parlando di un verso preciso, quanto del titolo della canzone. De Leo avrebbe potuto chiamarla La tua ragazza non ascolta gli Einstürzende Neubauten, ma ha scelto i Beat Happening e di loro vi parleremo. Eccoci arrivati al punto, chi sono i Beat Happening? No, non sono il gruppo che vi cambierà la vita e potrete al massimo usarli per vantarvi con i vostri amici della vostra approfondita cultura musicale, ma sono stati tra gli ambasciatori del lo-fi e dell’idea che pur suonando male e registrando peggio si possa creare un prodotto che valga la pena ascoltare. Sul tubo non troverete molto a riguardo ma vi basterà il pezzo qui sotto per capire di cosa sto parlando.

4.) Io dormo al giorno 14 ore (In giro per il web dal 201? ) Non è sicuramente una delle canzoni più famose de l’officina, non è mai stata registrata in studio (la sua paternità è rivendicata dai Naviglio Noyz) e anche in questo caso non faccio riferimento al testo del brano, quanto al suo titolo. Da dove viene, infatti, questo “Io dormo al giorno 14 ore”? Potremmo dire da una canzone di Fabrizio De André, Il fannullone, b-side di un 45 giri uscito nel lontano 1963, contenente Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers, ma in realtà il testo di entrambi i brani è opera di Paolo Villaggio, quindi sì, l’officina della camomilla con questo titolo voleva citare Paolo Villaggio.

5.) E Londra e Londra (Senontipiacefalostesso due, 2014) “In fondo ai coltelli dei giovani di Sheffield” Chi sono i giovani di Sheffield? Non stiamo parlando dei protagonisti di Skins e di niente che possa avere a che fare con la rinomata gioventù bruciata tipica dei distretti metropolitani inglesi. Possiamo anche arrogarci il diritto di escludere che De Leo facesse riferimento ai Bring Me the Orizon e di conseguenza le possibilità si restringono. Basterebbe in realtà ascoltare i primi lavori dell’offa per capire che l’influenza di un gruppo su tutti è chiaramente tangibile ed onnipresente. Ebbene sì, stiamo parlando degli Arctic Monkeys e le parole di Francesco nel 2009 ci danno conferma del tutto.

Follow Us
Post Collegati
Post Recenti
bottom of page