MasCara - In cinque artisti vi raccontiamo chi siamo
- Roberto Checchi
- Jul 11, 2014
- 3 min read
Abbiamo chiesto anche ai MasCara di raccontarsi un po' attraverso i nomi di diversi artisti, come avevamo fatto con Il Terzo Istante, ecco cosa ci hanno risposto!
Ne abbiamo scelti 5 uno per componente così per non complicarci la vita, dovete sapere che il cantante Lucantonio se si fa prendere la mano siete spacciati:
P.S. Abbiamo scelto tutte band più o meno contemporanee per una questione davvero di appartenenza ad un mondo che si guarda indietro ma non troppo e non per forza.
Parto io però: Lucantonio

Bloc Party - vi direi anche il disco ma poi mi fucilano. Direi che sono la band che mi ha spinto a intraprendere questa via mistica del musicista. Mistica nel senso che devi avere così tanta pazienza che alla fine raggiungerai il Nirvana con grosse probabilità. Per ritornare alla band in questione, direi che già il fatto che avessero un cantate di colore con la voce più bianca mai sentita la dice lunghissima su che tipo di impatto potesse avere in un momento dove tutto sembrava sul punto di rifiorire. Tra il 2004 e il 2007 circa ero in piena fase universitaria e a milano ci fu una vera e propria festa di colori, gente che faceva magliette fluo con disegnati degli Arbre Magic, serate nascoste che prevedevano inviti via mail e cose del genere. Mi sembrava che tutto il mio mondo fosse l'ingranaggio cardine di un orologio gigante capace di muovere il tempo e la velocità delle batterie di Matt Tong con il loro incedere danzereccio e imprevedibile erano la colonna sonora perfetta. La delicatezza indie delle chitarre arpeggiate e riverberate di brani come So here we are o This Modern Love mi tenevano ancorato ancora per qualche istante alla fine dell'adolescenza. Devo a loro moltissimo e quindi sono la band giusta per una chiacchierata del genere. Cazzo mi sono allungato.
Claudio Piperissa

The National - Io da buon ingegnere sarò sintetico e te la faccio per punti, potrei anche scrivere una tabella e mandarla in privato volendo ma ve lo risparmio. Devo ammettere che io non li conoscevo prima di High Violet e quindi quando lo sentii pensai fosse il loro primo lavoro, anche il tipo di produzione: così scura e cavernosa impastata in più di un occasione. Ecco però aveva un modo di muoversi sulle melodie che mi fece impazzire e ancora oggi è un disco che amo tantissimo così come il nuovo. E' una band che credo assomigli per molte cose ai mascara degli esordi, sicuramente meno new wave ma molto appoggiati alla melodicità dei pezzi.
Marco Piscitiello

Placebo - A me piacciono da sempre. Quando iniziammo a costruire pezzo per pezzo l'idea di un gruppo tutto nostro partimmo proprio da una pazzia di Lucantonio e Claudio che registrarono una versione ridicola di Song to say goodbye. Ovviamente la cestinarono ma diede lo spunto per provare a fare qualcosa. Quindi sono la band che per me significa inizio.
Simone Scardon

i Sigur Ros - Sono la band più bella e potente che conosca. Io provengo da studi un po' più classici ma ho sempre apprezzato anche altri generi il punk sopratutto. Diciamo che loro sono il giusto equilibrio tra spirito rock e spirito orchestrale. Li ho visti da live e penso sia stato il concerto più "Grosso" che abbia mai visto.
Nichola Negri

Maccabees - Io dirò solo che hanno delle ritmiche fantastiche. Così per compensare con Lucantioe e ristabilire l'equilibrio
Per leggere cosa abbiamo scritto dell'ultimo disco dei MasCara, "Lupi", cliccate qui!
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