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Impression Materials - Dry [EP]

  • Roberto Checchi
  • Sep 19, 2014
  • 1 min read

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Country? Blues? Rock?

Come vogliamo chiamarlo?

Non ne ho idea, non penso neanche che abbia senso dare un nome ad ogni genere.

In un epoca in cui ci sono mille etichette (musicali e generi) è fondamentale ritornare alle basi.

Guccini nei suoi concerti ad un certo punto parla della sua gioventù e esibisce sempre la solita, straordinaria, verità.

“Ai miei tempi c’erano solo due tipi di vini: il rosso e il bianco”

Cioè? Cioè non c’è Pinot, Chardonnay o Amarone che tenga, anche nella musica è tempo di tornare alla semplicità.

E allora “back to basics”. C’è bella musica e brutta musica. Ci sono le scale di grigio, ovviamente, ma capisci da subito se qualcosa ha o avrà mai potenzialità.

Questo Dry Ep del progetto che prende il nome di Impression Materials, può essere messo tranquillamente nella colonna “Bella musica”.

Ci sono margini di miglioramento? Sicuramente. Ma nei 16 minuti che caratterizzano la totalità delle tracce, sorprende la coerenza di questo lavoro, realizzato da un’iniziativa decisamente interessante. Chi sono? Dalla pagina facebook sono riuscito a recuperare ben poco, se non che Stefano Elli, il cantautore che si cela dietro lo pseudonimo, è di Milano.

E’ altrettanto misteriosa la scelta del nome dell’EP, che di norma rappresenta la canzone di “lancio”, con le altre a fare da contorno. Sono scelte e gusti personali, ma “shoes”, tra le altre, spicca per personalità e musicalità, senza nulla togliere a Dry, che da appunto nome al disco.

Tra mille domande, c’è la sicurezza di brani che convincono, starà a loro confermarsi con i futuri lavori.

Noi ci speriamo.

 
 
 

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