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La Madonna di MezzaStrada - LEBENSWELT (il mondo della vita)

  • Roberto Checchi
  • Oct 3, 2014
  • 1 min read

Ascoltando la prima traccia del disco de La Madonna di MezzaStrada, immediatamente mi tornano alla mente Fiumani e i suoi Diaframma.

E in effetti, le influenze de La Madonna si sentono tutte: Teatro degli Orrori, Giorgio Canali, CCCP, CSI, PGR, Diaframma, Franco Battiato. Ed da queste influenze non può che nascere un lavoro figlio della tradizione del miglior cantautorato italiano.

È al contempo vero che questi ragazzi ci mettono del loro, quindi sì, si notano le contaminazioni, ma ogni singola canzone non è una mera imitazione di qualcosa di avulso dalla realtà della band.

Come dire: grazie agli altri, siamo noi. E questo “noi” è frutto di un armonico lavoro di coesione dei componenti della band.

Ciò che mi piace molto è che non si siano risparmiati in quanto all’attenzione. Si nota fin dal primo ascolto un occhio di riguardo in ogni pezzo che compone questo “Mondo della vita” con accortezza sia sul piano del testo, sia sul piano musicale.

C’è una coscienza introspettiva che li rende maturi al punto giusto dal poter dire: “credo potrei morire di nostalgia conoscendomi / la stessa nostalgia che mio padre sopporta con coraggio o forse non accusa nemmeno tanto”.

 
 
 

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