Io e La Tigre - Io e La Tigre [EP]
- Roberto Checchi
- Oct 23, 2014
- 2 min read

Io e la Tigre non è solo il nome di una band o di un EP.
Io e la Tigre è un’affermazione, un modo di essere, la definizione di un sodalizio.
Il duo Bolognese-Cesenate sa cosa vuole, sa come esprimersi e con che ritmo.
Ma facciamo un passo indietro.
Quando ho scelto di recensire questo EP la motivazione principale nella mia testa era una sola: “Una delle due indossa una maschera da tigre, concetto chiaro già leggendo il nome della band”.
Non dipende dal fatto che la maschera affascina e fa parlare di sé (I tre allegri ragazzi morti, Contessa dei Cani e tanti altri).
La maschera della tigre è praticamente quella che usava l’uomo tigre, eroe anni ‘90 con cui sono cresciuto. Come fare a non recensire questo duo quindi?
Ritornando a noi, oltre la maschera c’è molto di più. Sin dalla traccia di apertura dell’EP, “sottovuoto”, emerge la voglia di dire la propria, con un ritmo diretto, semplice e carico, che faticavamo a trovare ultimamente, considerando la piega che aveva preso il movimento indie italiano.
“La mia collezione impossibile”, seconda canzone, conferma le prime impressioni, mentre “il lago dei ciliegi” apre la strada ai ritmi di cuore, inaspettato omaggio a Rita Pavone.
“Daddy’s Song” rallenta i ritmi, ballad (se così si può definire) che fa da stacco anche con “Producers”, pirotecnico, sperimentale e ritmato finale
.
Un EP interessante, caratterizzato da un ritmo deciso e che ci fa scoprire questa band tutta al femminile senza troppi giri di parole.
Da ascoltare ed apprezzare, fiduciosi in un LP sulla stessa linea d’onda.
P.s. Se non avete visto anche voi il citato cartone, non sono io che sono vecchio, quanto voi che avete vissuto un’infanzia con errati modelli da seguire, correte a rimediare!
Comments