Fast Animals and Slow Kids - Urban, Perugia, 1/11/2014
- Roberto Checchi
- Nov 3, 2014
- 2 min read

Essere umbri ha i suoi vantaggi.
Si mangia bene, c’è tanto verde e il clima è abbastanza mite.
Negli ultimi anni essere umbri presenta un ulteriore vantaggio. Una delle migliori band della scena indie italiana è di Perugia, quello che una volta veniva chiamato “capoluogo di Provincia”.
La conseguenza naturale di questo strano fatto è la possibilità di vedere la data zero del nuovo tour dei Fast Animals and Slow Kids.
Ovviamente, da groupie\recensore di indiependent reviews è un live che non mi sono fatto sfuggire!
Il rapporto tra i Fask e il pubblico umbro è di amore puro ed incondizionato e la scelta di ripartire dall’Urban ne è la diretta conseguenza.
La prima data (o data zero) è sempre complessa, i ragazzi sono tesi, lo si capisce dai commenti dei giorni precedenti, ma sanno che l’Urban è la loro Casa, quella in cui andare a rifugiarsi, quella da cui ricominciare il viaggio lungo tutta l’Italia.
Sulla pagina facebook dell’evento era apparso un indizio: Aimone aveva postato i Velvet Underground, ma nessuno era riuscito a capire perchè… fino all’ultima canzone prima del live, guarda caso proprio “Stephanie Says”.
Si accendono le luci… e parte il delirio.
Iniziano un po’ tirati. L’ansia di Aimone ormai è cosa nota, tanto da avere una pagina dedicata su facebook (qui) ma il pubblico li accoglie con il pogo violento sin dalle prime note.
Il gruppo si scioglie subito, risponde al proprio pubblico, regalando, pezzo dopo pezzo, attimi di pura passione e follia.
Da Cavalli (con Copernico), passando per Hybris per arrivare ad Alaska. C’è tutto nell’ora e mezzo abbondante di live che i “Perugini” regalano. Il vecchio e il nuovo si fondono insieme per caricare i fan, che cantano ogni singola canzone a squarciagola.
Senza scrivere la scaletta, per non rovinarvi il concerto, sappiate che qualcosa di diverso di sicuro ci sarà nei prossimi live.
Il concerto si chiude con Aimone che annuncia una sorpresa… un pezzo che avrebbero fatto solo qui, a Perugia, dove non hanno paura di essere giudicati.
Parte la versione più rock di “Nessun dorma” di Puccini mai creata (si si, quella che dice all’alba vincerò) corredata da dei tamarrissimi coriandoli.
Il concerto finisce lì, per permettere a tutti di ripresentarsi carichi al prossimo live.
Se passano dalle vostre parti, non perdeteveli.
Segnatevi sul calendario una delle prossime date! (le trovate qui).
Magari trovate la uno di noi.
Ci facciamo una birra tutti insieme.
Rigorosamente post pogo.
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