Plunk Extend - Prisma
- Roberto Checchi
- Dec 19, 2014
- 1 min read
Cinque musicisti, cinque colori, cinque tracce. Sto parlando dei "Plunk Extend", band del milanese che dopo anni di sperimentazione, ci regala "Prisma", un concept album dove ogni traccia si fonde tra reminescenze di colori, estro artistico e rock tra il psichedelico e il malinconico.
Per farvi un'idea di cosa state per ascoltare, di stendhaliana influenza, vi consiglio di iniziare da "Rosso" e "Nero", le due tracce secondo me più forti e immediate. "Rosso", di cui potete già trovare online il video, è una puntata di Game of Thrones riassunta in quattro minuti: epica, densa, eccitante, quasi erotica. Ottima trovata il delay dall'ampio intervallo della voce solista, posizionato in punti strategici. "Nero" invece è un buio pozzo profondo, un trip psichedelico nel quale non puoi fare a meno di entrare, specialmente durante la citazione parafrasata di Goya ("noi, mostri che non conosciamo nè sonno nè ragione) dove ci si sente traghettati, per un paio di battute, in una sorta di Acheronte musicale.
Nota di merito per il minuto conclusivo di ciascuna delle canzoni: quasi come una cifra stilistica, i Plunk chiudono ogni brano con una serie di colpi ben assestati, vedi in "Verde" il mantra Buddhista che si ripete fino a diventare parte indistinguibile del tappeto sonoro globale.
Un disco vero e proprio, e non un EP, che si può solo definire sinestetico.
Dal 16 Dicembre 2014, mettetevi le cuffie, chiudete gli occhi e immergetevi nel kaleidoscopio di colori nel quale ci accompagnano, per mano, i Plunk Extend.
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