Uyuni - Australe
- Roberto Checchi
- Mar 1, 2015
- 1 min read
Non è questo il bello della musica? Partire per posti lontani ed arrivarci in poco più di mezzora?
Immaginate un lago salato, il più grande del pianeta. Se ancora ricordate qualcosa dalla geografia fatta alle scuole medie è proprio il Salar de Uyuni, in Bolivia. Questo lago, insieme ai fenomeni atmosferici allucinogeni condivide il nome con una band (appunto “Uyuni”).
Se devo essere sincero faccio fatica a collocare in una categoria il loro album “Australe”. E' un gran bel lavoro che crea una sfumatura piuttosto colorata tra blues, folk, psichedelia, elettronica e post rock, quasi a finire sul genere ambient.
Il finger picking regna sovrano in questo arcobaleno e come ogni album del genere che si rispetti le tracce sono piuttosto lunghe, circa sei minuti a canzone.
Se volete un consiglio ascoltatelo a notte fonda con le cuffie, una candela profumata e gli occhi chiusi. Toccherà il vostro “io” più profondo e distenderà tutte le corde tirate durante la giornata.
Buon viaggio.
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