Passion Pit, il nuovo "Kindred" è ascoltabile su Itunes a una settimana dal lancio ufficia
- Roberto Checchi
- Apr 15, 2015
- 2 min read
Manca poco, inizia il countdown.
Il 21 aprile si sta avvicinando e con lui l’attesissima uscita di Kindred , ultimo album dei Passion Pit, gruppo statunitense formatosi nel 2007, con alle spalle lavori come Manners, del 2009 e Grossamer del 2012 arrivato al quarto posto della classifica Billboard 200. Dopo le numerose promesse lasciate in sospeso da quest’ultimo disco non possiamo che sperare per il meglio.
In questi tre anni di attesa le atmosfere sembrano essere cambiate. Gli argomenti che facevano da padroni nell’ultimo lavoro sembrano ritornare visti però da un’angolazione diversa, meno patinata e, per quanto possibile, più profonda.
Michael Angelakos riesce ad affrontare ogni volta con successo i suoi demoni (depressione, bipolarità, abuso di droghe, tentato suicidio) mettendoli in musica pop strumentale.
Tipico dei Passion Pit è che ad un primo ascolto la reale introspezione non è assolutamente intuibile, complici le basi synth allegre adatte agli spot pubblicitari e gli immancabili falsetti. Andando oltre la prima apparenza invece si viene subito travolti dalle parole che arrivano dritte al cuore del problema, in cui è quasi immediato l’identificarsi.
Ascoltando Lifted up (1985), Where the Sky Hangs e Until We Can’t (Let’s go), i primi tre singoli rilasciati, si nota una decisa crescita stilistica e una maggiore maturità. Si può forse leggere un ottimismo insperato fra le righe, di cui nel 2012 non c’era nemmeno l’ombra, ma chiaramente bisogna aspettare l’album completo per farsi un’idea complessiva. Fortunatamente l’attesa è solo di qualche giorno.
Kindred:
01 Lifted Up (1985)
02 Whole Life Story
03 Where the Sky Hangs
04 All I Want
05 Five Foot Ten (I)
06 Dancing on the Grave
07 Until We Can't (Let's Go)
08 Looks Like Rain
09 My Brother Taught Me How to Swim
10 Ten Feet Tall (II)
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