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Pietro Berselli – Debole (Senza Regole) EP

  • Roberto Checchi
  • Apr 28, 2015
  • 1 min read

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Quando in Italia si parla di cantautorato in genere mi corre un brivido lungo la schiena. E credetemi, non è un brivido di piacere. Ma non questa volta. Già, perché non stiamo parlando della classica canzone pop, quattro accordi buttati lì, testo ripetitivo e banale, per lo più basata sull'atteggiarsi, o lamentarsi di una storia d'amore passata. Oggi è diverso.

Sto ascoltando Debole (Senza Regole) di Pietro Berselli, uscito appena una settimana fa per la neo-nata etichetta Sotterranei. Un lavoro solitario di quattro canzoni che raccontano emozioni pure, viscerali. Solo chitarra elettrica, voce e qualche timpano, per un post-rock dal suono ricercato.

Come in poesia, la sonorità delle parole è importante almeno quanto il loro significato, oserei dire fondamentale. Contenuto e contenitore si fondono, rendendone impossibile la distinzione. Penso che a volte sarebbe bello poter deconcettualizzare le parole e vederle solo dal loro punto di vista sonoro, in questa distinta opera potremmo notare una perfetta congruenza tra detto e non detto, voce e suono.

Oggi è l'amarezza che parla e ci narra situazioni e momenti, il suono di una domenica mattina primaverile, col cielo bianco e nuvoloso.

A concludere l'EP è la canzone che da il nome al disco, “Debole (Senza Regole)”, a mio parere la ciliegina sulla torta, probabilmente quella che mi rimarrà più impressa, ed ora è per l'ennesima volta in play.

 
 
 

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