Verdena + Capre a Sonagli - Sherwood Festival, Padova, 13/06/15
- Roberto Checchi
- Jun 18, 2015
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Ha avuto la parvenza di uno tsunami asciutto quello di ieri sera a Padova, tale l’energia scatenatasi allo Sherwood Festival.
Ad aprire la scena, con un abbraccio di generi sfaccettato che comprende il rock, il blues e lo stoner, in un approccio lo-fi, sono stati i “Le Capre A Sonagli”. Ci hanno proiettato in atmosfere oniriche e suggestive portando a spasso le nostri menti attraverso luoghi sperduti in compagnia di personaggi stravaganti. C’è stato un momento di ritorno però, ed è stato come un flash, data la sua rapidità. È stata questione di pochissimo, siamo stati ri-catapultati nella realtà, trovandoci di fronte all’entrata in scena dei Verdena. Un trio che ormai è un gigante nella scena italiana e non ha bisogno di alcuna presentazione.
Hanno disorientato i nostri pensieri con una monumentale tempesta di suoni. Una tempesta che, fortunatamente, è rimasta solo sonora e non si è trasformata in uno di quei temporali estivi che odiano tanto gli organizzatori di concerti, quanto il pubblico. Il tempo sembra essersi fermato difronte a cotanta energia, dando una tregua a quello che ormai è più un autunno che un’estate. Un labirinto senza via di fuga fatto di un groviglio di suoni con forti distorsioni e sfumature che tendono spesso al psichedelico. Un disco introspettivo e intricato in cui i suoni hanno acquisito ancora più importanza rispetto ai precedenti.
È difficile trasmettere le emozioni provate in una determinata circostanza a persone che non hanno condiviso la stessa situazione, ma almeno possiamo dire di averci provato.
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