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Cabrera - Da Qui Si Vede Tutto

  • Roberto Checchi
  • Aug 20, 2015
  • 1 min read

Oggi ho lasciato che i Cabrera portassero a spasso la mia mente, facendola viaggiare e immaginare usando poche ed incisive parole, ed alternanze di suoni, ritmi e stili. I testi del quartetto modenese in “Da Qui Si Vede Tutto”, loro album d’esordio uscito a fine febbraio di quest’anno, non appaiono troppo elaborati, ma anzi mirano alla semplicità, e con essa cercano di colpire direttamente l’ascoltatore, nel mio caso riuscendoci perfettamente. Le parole si fondono col suono diventando parte integrante della melodia.

Non limitandosi ad un ascolto superficiale si possono notare diverse influenze e rimandi a band della scena nazionale, tra i tanti, ho ripensato ai Gazebo Penguins, ai Fine Before You Came ed ai Fast Animals And Slow Kids. Un post rock denso e ricco di venature emo, carico di momenti di rilascio con fraseggi fatti di arpeggi dolci e melodici alternati ad energici riff con una leggera distorsione. Le sonorità appaiono ottime e sembra che riescano ad inglobare perfettamente il messaggio che il gruppo vuole veicolare, la malinconia ed il senso di mancanza, il sentimento di vuoto che prova lo scrittore e che impregna i testi.

Considerando il fatto che sia un album d’esordio si può dire che abbiano buone possibilità, quindi non ci resta che aspettare il prossimo EP per dare un giudizio più completo.

 
 
 

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