Juggernaut – TRAMA!
- Roberto Checchi
- Sep 12, 2015
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Arrivo al disco dopo aver letto la biografia dei romani Juggernaut e aspettandomi quindi un colosso, un “artefatto”, come scrivono loro, che sintetizzi “il linguaggio del metal, la violenza dell'hardcore e un immaginario gotico”. Questo, però, era ciò che desiderava essere il Juggernaut nella sua incarnazione originale, circa AD 2006; all'uscita del secondo album le coordinate ormai si sono spostate, e di parecchio.
TRAMA! è infatti un vortice compatto e variopinto di musica strumentale che riesce a mescolare cose anche assai distanti tra loro: in sei tracce e uno skit d'apertura si toccano le distorsioni più metalliche e le batterie epilettiche tipiche di certa musica “hard”, ma anche andamenti emozionali da colonna sonora (“Egregoro”), tagli math-rock e spazi post-rock (“Pietra Grezza”), incursioni latine (“Ballo Excelsior”), addirittura divertiti incisi simil-manouche con tanto di fiati e chitarra acustica (“Crapula”) o aperture ambient con richiami jazz (“Tenet”).
TRAMA! è un disco sorprendente e divertente. Riesce miracolosamente a tenersi insieme nonostante la varietà dei richiami dei brani e la loro densità fonda (durata media, escluso lo skit: sei minuti quasi tondi), grazie anche alla coerenza sonora della parti più dure e spigolose. Non è un disco che magari cambia la vita, ma di certo intrattiene, in modo affascinante e godibile. Rimango curioso di sentirli dal vivo.
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