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Accademia delle Scimmie: in 9 artisti vi raccontiamo chi siamo

  • Roberto Checchi
  • Oct 4, 2015
  • 2 min read

Eccoci pronti con un nuovo capitolo della nostra rubrica preferita! Questa volta è il turno degli Accademia delle Scimmie, che raccontandoci le loro principali influenze ci svelano un'ottima commistione tra Pop, Cantautorato e non solo.

RINO GAETANO

Quello che più ci ha colpito nella produzione di Rino Gaetano era il riuscire a rendere poetica la quotidianità con una forza espressiva dirompente. Sapeva essere un filtro romantico che metteva in canzone il collegamento fra la società e l’individuo.

OASIS

Le sonorità brit pop ci hanno influenzato con la pastosità delle chitarre e la ritmica “dentro”. Ma soprattutto gli Oasis ci hanno fatto capire che dietro l’apparente semplicità di una melodia e della struttura di una canzone c’è un lavoro lungo e meticoloso di efficientamento, di riduzione all’essenziale.

VELVET

“Dovevo dirti molte cose” ha segnato un punto di svolta per noi: l’arrangiamento con climax continuo, la destrutturazione della forma classica strofa-ritornello-strofa-ritornello, il tappeto sonoro sono tutti spunti che ci hanno contaminato in modo importante.

NEGRITA

Un punto di riferimento per il nuovo rock italiano: in “Reset” e poi in “XXX” non solo power chords ma la rielaborazione in chiave moderna della chitarra ritmica e solista. I testi riescono a trasmettere la rappresentazione quasi scenografica di ambienti, situazioni, stati d’animo.

THE KILLERS

Gli ambienti larghi dati da ricerche sonore tra acustico, rock ed elettronica, le ritmiche elaborate e la voce a raccordare il tutto: un esempio imprescindibile.

LIGABUE

Per noi è il nostro vicino di casa, quasi un fratello maggiore. Musicalmente è il periodo del “2° Ligabue”, quello di “Fuori come va” e “Miss Mondo”, è quello che sentiamo più vicino al nostro ambiente. Ci ha sempre affascinato la capacità di tratteggiare i personaggi con due parole, quasi un colpo di pennello.

SUBSONICA

Come “buttare dentro” l’elettronica nella musica italiana, e come le si può dare la “pacca” precorrendo i tempi moderni di generi più internazionali come l’EDM.

RADIOHEAD

Sono stati capaci con la loro produzione negli anni di farci capire come la sperimentazione continua porti a vette quasi inarrivabili. E il loro live del tour “King of Limbs” ci ha segnato per la capacità scenica e di coinvolgimento emotivo.

DANIELE SILVESTRI

Testi, parole e capacità descrittive. Un uso quasi accademico della metrica capace di dare ritmo e senso anche ad argomenti a prima impressione leggeri. Maestro del cantautorato tradizionale che ha saputo vestire con arrangiamenti elaborati e un approccio a tratti non convenzionale la musica “italiana” riuscendo a darle una nuova forma.

 
 
 

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