I Carnival - Se non mi tengo volo
- Roberto Checchi
- Nov 24, 2015
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I Carnival nel 2014 avevano dato prova di talento, con l’uscita dell’album di esordio – Superstellar – e la vittoria dell’Arezzo Wave. Nel 2015 danno prova di originalità e maturità.
Crescendo, lasciano alle spalle le sonorità più cupe, ma non abbandonano la componente introspettiva propria della loro semantica. Se non mi tengo volo è un disco di e sulla crescita, in cui i quattro ragazzi liguri trasmettono in ogni traccia un proprio sentimento che sia una critica al mondo, o un incitamento a loro stessi.
Le chitarre elettriche la fanno da padrona in più d’una canzone, dando al disco sonorità sempre fresche e mai banali.
Il disco si apre con Pornovisione Cult, singolone molto orecchiabile, ma che non sacrifica per questo il testo, che infatti riesce a non essere affatto scontato. La pronovisione funge da mezzo di fuga dalla realtà, e allo stesso tempo, anche da strumento di messa a nudo del sé e degli altri. Idea ben messa a fuoco nel video. Con tanto di occhialini ai raggi x.
Ora che non ho più te è una canzone d’amore, di un amore vero, non lineare, non semplice, ma vissuto, incongruente con se stesso e non necessariamente con un lieto fine. Un amore vero, appunto.
I ragazzi sono bravi, attenti, e riescono a ben convogliare la loro energia. Se l’anno scorso erano da tenere d’occhio, perché ci aspettavamo grandi cose, queste grandi cose stanno arrivando, iniziando da Se non mi tengo volo. Flavia Dell'Ertole
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