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I Carnival: in 12 artisti vi raccontiamo chi siamo

  • Roberto Checchi
  • Dec 18, 2015
  • 3 min read

Torniamo con la nostra rubrica e lo facciamo con una band, I Carnival, che ha da poco fatto uscire un disco, il loro secondo per la precisione, di cui abbiamo già parlato molto bene qui.

Cosa si cela dietro il loro Se non mi tengo volo? Scorrendo gli artisti che più li hanno influenzati possiamo sicuramente farcene un'idea.

The Beatles: da molti considerata la più grande pop-band di tutti i tempi; i The Beatles hanno senz’ombra di dubbio influenzato e rivoluzionato il modo di fare e di concepire la musica: in “costante movimento”, una ricerca vera ed intensa, al di là di ogni etichetta.

Ivan Graziani: senza mezzi termini uno dei più stravaganti artisti del panorama musicale italiano a partire dal dopoguerra. La sua capacità unica di coniugare liriche di qualità, sonorità rock, blues e disco lo hanno reso una vera icona della musica nazionale.

Tame Impala: negli ultimi anni hanno avuto il coraggio di riportare alla luce gli elementi musicali caratteristici della psichedelia, rievocando le atmosfere di tempi passati, anni in cui sognare non era solo possibile bensì indispensabile.

Led Zeppelin: la più grande Rock Band mai apparsa sul pianeta. I Led Zeppelin possedevano un’energia ed una creatività impareggiabile. Possiamo a tutti gli effetti considerarli “gli inventori del rock moderno”, con ritmiche e riff potenti ma anche soavi melodie.

Arctic Monkeys: a loro il merito di averci ricordato che è ancora possibile “essere un vero rocker”. Gli Arctic Monkeys hanno uno stile inconfondibile, grazie anche alla centralità della voce e della figura del cantante, Alex Turner. Nei brani della band non mancano sontuosi riff di chitarra e parti vocali di grande spessore.

The Black Keys: hanno dato vita ad una vera rivoluzione nel mondo della musica moderna. Pur essendo “soltanto” un duo, sono perfettamente in grado di scatenare le folle e far brillare una vera e propria “Bomba Rock”. Il duo statunitense riporta in auge il sound di caratteristica derivazione blues/rock-blues, fondendo tradizione ed innovazione.

Royal Blood: un altro duo, questa volta britannico, capace di sviluppare un sound completamente nuovo ed in costante evoluzione. La centralità del basso elettrico, utilizzato a mo' di chitarra, associato ad una batteria potente ed una voce molto particolare, ci rammenta che la sperimentazione e l’assenza di limiti sono caratteristiche imprescindibili per un musicista.

Pink Floyd: La storica band britannica, esportatrice mondiale di rock psichedelico, ha scritto pagine e pagine della storia della musica. La sua incessante ricerca e l’intelligenza con cui ha reso il rock psichedelico accessibile al grande pubblico hanno fatto sì che entrasse di diritto nell’olimpo del rock. Emblema ed icona del connubio tra talento e giudizio.

Muse: Piaccia o non piaccia i Muse sono diventati un vero e proprio colosso della musica mondiale. La loro capacità inimitabile nel fondere eleganza ed energia li ha resi più che unici. La loro apertura totale ad influenze dal settore della musica classica, unita all’utilizzo di sintetizzatori e strumenti elettronici, li ha resi unici ed innovativi.

David Bowie: Un vero e proprio Dio. La sua indimenticabile voce, una presenza scenica sopra le righe, la capacità di reinventarsi costantemente senza mai perdere identità musicale. L’eleganza ed il carisma del Duca Bianco, accompagnati da un indiscutibile talento canoro, lo hanno reso divino e dunque uno degli artisti più influenti del recente passato. Maestro.

Eugenio In Via Di Gioia ed Etruschi From Lakota: due tra le band emergenti nel panorama della musica indipendente italiana che più hanno influenzato il nostro lavoro. Se non sotto gli aspetti meramente tecnici e compositivi, queste due band ci hanno impressionato soprattutto per l’energia ed il coinvolgimento dei loro live, elementi

imprescindibili per la credibilità di un gruppo.

 
 
 

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