Leave Appino Alone e Andate Tutti Affanculo
- Roberto Checchi
- Dec 30, 2015
- 3 min read

Dunque succede che Andrea Appino, cantautore solista e cantante degli Zen Circus, riceve una proposta per andare al talent show The Voice of Italy. Essendo un artista affermato rifiuta con una lunga spiegazione sul perché non gli piace il mondo dei talent, e pubblica poi lo scambio su Facebook. Parte la polemica alimentata soprattutto da un articolo del Fatto Quotidiano che accusa Appino sostanzialmente di aver fatto il divo. Il meccanismo forse è davvero quello del "lei non sa chi sono io", mai in senso puramente letterale. Penso che Appino sappia benissimo di non aver raggiunto la vera "fama", e che probabilmente non la raggiungerà mai. Ma non è proprio questo a metterlo nella posizione di dire "la vostra fama non fa per me"? E sì, la risposta di Appino era chiaramente scritta più per i suoi fan che per il povero stagista che lo ha contattato. Vi sembra qualcosa per cui chiedere scusa? L'ha spiegato molto chiaramente pure il bassista degli Zen Circus, Ufo: o i social media servono solo per le foto dei piedi o se seguite un artista è perché vi interessano anche le sue opinioni. E Appino non ha opinioni molto positive sui talent show, questo l'abbiamo capito. E parliamoci chiaro: se la stessa tirata l'avessero fatta un Lodo Guenzi, un Vasco Brondi, o anche gente che mi piace tipo Niccolò Contessa o Aimone Romizi avrei detto che magari era un po' eccessivo, che un "no, grazie" sarebbe stato più che sufficiente. Però Appino ha iniziato a fare musica l'anno in cui sono nato io, e ha dovuto tenere duro fino al 2009 per raggiungere qualcosa che si avvicina al successo. Lui non è uno che è semplicemente arrivato in questo meraviglioso freakshow che ci piace chiamare "scena indie", lui è uno di quelli attorno a cui la scena è stata costruita. Se c'è qualcuno che può farmi la predica sull'importanza del perseverare, dell'evitare scorciatoie e dell'arrivare dal basso quello è lui, senza dubbio. E poi non capisco quelli secondo i quali Appino è stato "maleducato". È ovvio che il tema gli sta abbastanza a cuore, e che un minimo gli sono girati i coglioni, però il tono della risposta è tutto sommato civile e l'attacco non è rivolto al talent scout che fa la proposta ma al sistema che ha dietro. E comunque scusate, che fine ha fatto il rock and roll? Dove sono le stanze d'albergo devastate, i pipistrelli decapitati a morsi, i lanciafiamme sul palco? Quello che mi piace meno della posizione dell'articolista del Fatto è che in quanto persona poco famosa Appino non si sarebbe dovuto permettere di dare una risposta così aggressiva. I comportamenti trasgressivi li possiamo perdonare, ma solo alle grandi rockstar? E perché? Casomai è il contrario, tanto più uno è un nessuno tanto più ci vuole coraggio per sfanculare un sistema molto più grande di te. Le rockstar che devastano le stanze d'albergo riempiono i palasport ogni sera, sanno di avere il culo parato. Magari nessuno ci ha pensato, ma Appino con questa mossa corre un rischio. Si chiude da solo la porta dei talent, che magari potrebbe servirgli in futuro. E lo fa solo in nome della sua integrità artistica e dei suoi principi. E poi dai, cos'è che nel 2009 ha portato gli Zen Circus di Appino alla ribalta? Dai che potete arrivarci anche voi.
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