Alcesti: in 8 artisti vi raccontiamo chi siamo
- Roberto Checchi
- Jan 15, 2016
- 3 min read

Dopo una piccola pausa siamo pronti a tornare con la nostra rubrica preferita. Questa volta è il turno degli Alcesti, band trevigiana il cui album d'esordio è in uscita il prossimo 25 Gennaio per Sisma/Dischi Soviet Studio e che andrà ora a raccontarci quali influenze potrete sentire nel loro Nell'Esistente e Nell'Onirico.

Aim - Band brianzola scoperta nel 2009 al New Age in apertura ai Ministri. Live che ci ha stravolto la vita per l’approccio e le sonorità: urla attraverso i pickup, energia incredibile, pezzi che ti portano in un’altra dimensione. Album preferito: Spirits Of Your Tide.

Marlene Kuntz - Pilastri non solo di musica e poesia, ma anche di attitudine ed etica, riescono sempre a fondere delle liriche piene di sentimento con sonorità perfettamente in grado di dipingere un quadro mentale più che nitido. Già dal primo demo nel 1990 si dimostrano capaci di scrivere brani eterni come Trasudamerica. Conosciuti grazie ad un professore di spagnolo delle scuole superiori che ebbe il coraggio di infilare nello zaino del nostro bassista Mattia Ho ucciso paranoia, album che cambiò letteralmente la sua prospettiva di ricerca musicale. Disco preferito: Catartica.

Radiohead - Gruppo che non ha bisogno di presentazioni. Sempre all’avanguardia e con una tensione creativa unica, la loro discografia è così piena di canzoni capolavoro che non possiamo che consigliarvela in toto. Ci hanno insegnato quanto sia importante la melodia giusta al punto giusto. Uno dei punti cardinali del nostro chitarrista e cantante Stefano. Disco preferito: In Rainbows.

Fever Ray - Artista svedese elettropop, voce dei The Knife, maestra di atmosfere surreali e mistiche. Un personaggio enigmatico dal volto quasi sempre oscurato. Melodie vocali nordiche miscelate con buona dose di sperimentazione ed effettistica. Impossibile non conoscere What else is there? brano di punta dei Röyksopp da lei interpretato. Probabilmente una delle voci femminili che preferiamo, non solo per il gusto artistico ma anche per la scelta e la cura delle scenografie live. Un connubio perfetto tra musica sperimentale e teatro. Disco preferito: l'omonimo album solista Fever Ray.

Massimo Volume - Per motivi anagrafici li abbiamo scoperti con il loro album Cattive Abitudini del 2010, album che ha riportato la band sui palchi dopo una lunga pausa. Un disco che ci è entrato dentro, che si dimostra capace di coinvolgere anche le nuove generazioni e che ci ha permesso di riscoprire ciò che Clementi e compagni composero negli anni precedenti. C’è la classe di chi sa comporre e scrivere veramente bene, come pochi altri in Italia. Un punto di riferimento nei giorni più bui. Le loro storie ci hanno commosso, arricchito e sostenuto nella musica e al di fuori. Mai banali, estremamente curati e sempre attuali. Disco preferito: Cattive Abitudini.

Paolo Benvegnù - Cantautore, chitarrista, fondatore degli Scisma e produttore nostrano. Una delle sensibilità più eleganti della scena musicale italiana. Raggiunge piena maturità con la carriera solista, scrivendo dischi perennemente in evoluzione, musicale e personale. Un artista arrivato ma in continua ricerca di nuove prospettive e significati mutevoli, osservatore dell'uomo e della vita in ogni spetto più riflessivo. Le sue canzoni sono un sottofondo perfetto per i momenti di disillusione e perdita, perché capaci, grazie alla poesia e all'attenzione dei testi, di cogliere ogni piccola emozione umana trasformandola in un'intensa presa di coscienza. Disco preferito: Hermann.

Tool - I Tool sono sicuramente una delle band che coniuga al meglio gusto e tecnica. Pur essendo tutti musicisti tecnicissimi non risultano mai ridondanti e "pacchiani", anzi, creano un atmosfera quasi mistica, tanto che un loro live a Bologna del 2007 ha cambiato la vita del nostro batterista Marco. La sessione ritmica si sposa al meglio con la voce potente e mai distorta di Maynard James Keenan che è frontman anche di altre fra le migliori band della scena rock statunitense come A Perfect Circle e Pushifer. Disco preferito: Lateralus.

Sigur Ros - La band islandese, grazie alle melodie dilatate e le sonorità curatissime riesce ad evocare immagini e sensazioni che ci fanno viaggiare come pochi altri gruppi. Una band che nei live dà il meglio, anche grazie alla sessione di archi ed alla voce portentosa di Jonsi. Uno dei gruppi che più ha contribuito alla nostra passione per il falsetto. Disco preferito ().
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