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The Yellow Traffic Light - To Fade At Dusk [EP]

  • Roberto Checchi
  • Jan 17, 2016
  • 2 min read

To Fade At Dusk è il terzo lavoro dei The Yellow Traffic Light e segna un’importante tappa per quanto riguarda la crescita del gruppo. Dopo vari cambi di formazione infatti, la band torinese può dirsi più matura, e ce ne dà prova con questo EP.

I suoni usati dimostrano infatti una buona consapevolezza e la mira a colpire al difuori dei confini nazionali. Non mancano difatti i riferimenti al panorama musicale indipendente d’oltreoceano, i punti di contatto con band come DIIV e Beach Fossils e con i pionieri della shoegaze lo-fi degli anni ’90, ci sono e si fanno notare, soprattutto nel secondo brano dell’EP, Burger Shot. La voce rimane spesso e volutamente in secondo piano per lasciare a chitarra e batteria lo spazio vitale che richiedono insistentemente, con quest’ultima che nella sezione ritmica infatti risulta marcata, finendo col generare un ritmo serrato ed incalzante.

Il significato del titolo (“scomparire al crepuscolo”) risulta più che indovinato per schitarrate frenetiche in lo-fi, spesso dalle ritmiche smooth e voci intrise di effetti. Gli arpeggi veloci sporcati quanto basta dal riverbero e dai feedback creano un groove da cui sembra impossibile scappare. Ma è questo il loro obiettivo, disorientarci e non farci evadere dalla spirale di tristezza in cui i testi ci fanno pensare siano intrappolati. Fortunatamente da quanto si può ascoltare nell’EP, tutto lascia intendere che la combattano con la giusta grinta.

Il risultato della scelta di non gettare la spugna e rimboccarsi le maniche di fronte alle sfide è che l’amaro che hanno in bocca non finisce nel trasformare la tristezza nel solito cantautorato italiano strisciante e biascicato. Non ripensare al suono dei sopracitati DIIV è stato molto difficile, non potendo fare a meno di notarne gli evidenti richiami e trovandomi con piacere di fronte ad un buon lavoro che potrebbe farmi pensare di aver scovato un minerale prezioso, se confermato in un futuro non troppo prossimo da un LP.

 
 
 

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