Policrom - La vita degli altri
- Roberto Checchi
- Mar 6, 2016
- 2 min read

Sono freschi, giá dal primo ascolto ti buttano addosso un sacco di materiale sul quale pensare, ma nonostante questo rimangono leggeri, onirici, orecchiabilissimi.
Sembro la voce di una pubblicitá cool di Mtv quando scrivo così, lo so, ma i Policrom mi hanno colpito dal primo ascolto.
Letizia, primo singolo uscito, è accompagnato da un video con un'estetica bellissima: c'e una riva, un'onda che si infrange, delle scritte in coreano (?) e un continuo cambio di colori acidi, il tutto inframezzato da fotografie di visi che mostrati solo per frazioni di secondo, come nei cartoni Disney o in Fight Club.
Il resto del disco, La vita degli altri, è un susseguirsi di pezzi brevi, con una voce che mi ha ricordato quella di Alberto dei Verdena su una base elettronica, fatta di loop ben construiti e interessanti. I testi spaziano da frasi che lasciano il tempo che trovano ("veritá veritá non chiedo nient'altro" di Le vite degli altri) ad altre che ho trovato meglio costruite ("È difficile scrivere quando mi sento troppo bene cerco il limite, il controllo per poi liberarmene" in Ricordo in Reverse).
Il brano Lilja brik è una riprova, un minuto di bei loop ciclici, voci lontane, parole non ben comprensibili, che sfuggono da altre parti, ma che per questo ti fanno venire voglia di riascoltarlo.
Altro ascolto consigliato è Mare (occhi chiusi) perchè non avevo mai pensato al fatto che si potesse davvero contenere il mare.
Per essere una prima produzione è un buon lavoro, non banale, che potrebbe rientrare in quella nuova corrente dell'indie italiano che tende a lasciare le chitarre e l'acustico in cantina e si butta su sonoritá costruite in maniera diversa dalla tradizione.
Certo non è un disco da pieno della maturitá artistica (Dreamteen '92, ad esempio, lo lascerei nel cassetto assieme a tutti gli altri sogni, sperando non li disturbi). Anche qui mi prendo la riserva di sentirli live per poter dire se effettivamente valgono tanto quanto su disco. Per ora, bravi.
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