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Jun - Strategie Oblique

  • Roberto Checchi
  • Mar 7, 2016
  • 1 min read

Undici tracce che raccontano attraverso variegate sfaccettature il viaggio tra Berlino e Amburgo di Jun, nome d’arte del cantautore padovano Alessandro Lucatello.

Le sonorità assumono diverse pieghe, che rimangono perlopiù in bilico tra lo shoegaze e l’elettronica, e di cui ad ogni ascolto, prestando la dovuta attenzione, si possono cogliere nuovi particolari.

Chiedersi cosa e quali siano le “Strategie Oblique” citate nel titolo dall'artista padovano viene quasi istintivo, così, dato che Google può chiarire pressoché ogni cosa sono andato a cercarlo. Il risultato della ricerca è un mazzo di carte creato da Brian Eno nel 1975 per aiutare i musicisti ed in generale chiunque lavori in ambito artistico a superare ciò che blocca il suo sviluppo creativo, cercando di incrementare il suo pensiero laterale, ovvero la modalità di risoluzione di problemi logici con un approccio indiretto. Tramite l’osservazione dei quesiti da un punto di vista nuovo ed esterno spesso si possono infatti trovare soluzioni e spunti di cui si ignorava l’esistenza, perché li si stava cercando di affrontare sempre alla stessa maniera, magari ripetendo anche le stesse azioni, e di conseguenza gli stessi errori.

Come gli approcci, a seconda del brano cambiano anche gli strumenti usati e la portata dell’effettistica, a tratti più marcata di altri. Con un percorso lineare Jun ci guida nella sua quotidianità passo-passo facendoci addentrare sempre più, fino a raggiungere il nocciolo.

Il risultato di questo lavoro è un minerale spigoloso che in ogni sfaccettature riesce a riflette quel che ognuno, preso singolarmente, cerca di vedere: l’ispirazione che cerca. Alessandro Spagnolo

 
 
 

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