La Macchina di Von Neumann - Buona Musica! [EP]
- Roberto Checchi
- May 6, 2016
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Tornano con un EP di quattro tracce quelli de La Macchina di Von Neumann, che in Buona Musica! passano da un post-rock disteso a momenti di rock alternativo tagliente e pestone il giusto, con sfasi math che si intervallano a distensioni di una serenità disarmante, e spesso nello stesso brano.
Abbiamo così l'apertura misterica di Bistecca, che in un crescendo paziente ci porta, all'alba del quinto minuto, sotto gli schiaffi rapididi chitarre distorte e dispari, e le atmosfere sferzanti di Ecco, appunto, che riprende dove la canzone precedente aveva lasciato, per poi salire e scendere in vuoti di chitarre riempiti senza fatica da una batteria piacevolmente nevrotica, con in più un gustosissimo intro parlato (“Questa è la fine che fanno il settanta percento dei musicisti italiani che non entrano dentro la stracchinata avvolgente, e mi vengono a parlare di vendibilità... ma io non lo so, ma per entrare dentro la stracchinata impossibile, vi danno delle... degli schemi? Vi dicono come studiare? O bisogna arrivarci da soli? Che io non ci arrivo ragazzi, io voglio capire come fare, voglio convertirmi alla follia! Dai, aiutatemi a capire come si... si studia il progetto della stracchinata indecente qua, non riesco a capire... ma andate a vendere i carciofi va', che in fondo, il succo del raviolone della stracchinata avvolgente è proprio questo... è essere bugiardi... perché vi piace dire le bugie...”).
Altra salita, ma meno erta, è Segmentation fault (core dumped), che tra rumori e appoggi più morbidi scorre malinconica e ariosa. Si chiude il tutto con La supposizione è la madre di tutte le cazzate, che replica la struttura in crescendo degli altri brani ma con fare più brillante, verso una conclusione che prima impatta epica e poi si stende esausta.
Buona Musica! è un ottimo EP di alt/post-rock strumentale che gioca molto d'atmosfera e poco di sfoggio tecnico fine a sé stesso (ed è un bene). I brani non fanno molto per distinguersi tra di loro, soprattutto strutturalmente, ma in un EP di quattro brani questo può anche non essere un gran problema. Rimane la curiosità di vedere come gestiranno un progetto più ampio, in cui l'omogeneità dei brani potrebbe non essere un vantaggio. Fino a qui, comunque, tutto bene: in Buona Musica! L'equilibrio è sano e, se piace il genere, vale la pena di tentare l'esperienza. Lorenzo Cetrangolo
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