A Safe Shelter: in 10 artisti vi racconto chi sono
- Roberto Checchi
- Jun 7, 2016
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Ritorna la nostra rubrica e questa volta è il turno di A Safe Shelter, un progetto elettronico venuto alla luce diversi anni fa, ma che è uscito dalla propria camera soltanto di recente, con un lavoro pubblicato a Gennaio di quest'anno per Sherpa Records. Lasciamo la parola a Simone Zagari che ci racconterà le influenze che si celano dietro ad On a Quest.

Tim Hecker - è sempre il primo nome che mi viene in mente quando mi chiedono chi mi abbia ispirato nel far musica. Ricordo che nel preciso istante in cui ho ascoltato per la prima volta i suoi pezzi ho avuto un'epifania: ho capito che la musica poteva essere intesa in un modo che, fino a quel momento, non avevo mai considerato. Mischiare "rumore" (passatemi il termine) e melodia per creare una commistione di emozioni che sfocia in un live tanto ascetico quanto fisico. Nella musica di Tim Hecker trovo sempre tutto quel che cerco, sempre.

Four Tet - ogni suo disco trasuda sincerità, semplicità, gioia, quotidianità. Si può percepire quanto Kieran Hebden sia a suo agio e quanto si diverta durante il processo compositivo. Un artista ormai enorme che continua a fare musica con gli occhi e l'attitudine di un ragazzino. Questa è, secondo me, la vera forza di Four Tet.

J Dilla - Donuts è la Bibbia di qualsiasi beatmaker. Punto.

Nicolas Jaar - di Jaar mi piace come si sia messo in gioco in giovane età, e di come abbia saputo evolvere il proprio stile, plasmandolo sino ad arrivare alle ultime produzioni, più mature e consapevoli rispetto alle prime prettamente orientate al dancefloor. Oggi riesce a far convivere sperimentazione e cassa dritta, organicità e lunghe pause, con un equilibrio perfetto.

Boards Of Canada - ambient e beat, facilità d'ascolto mescolata a un qualcosa di strano che non saprei definire a parole, come un'induzione all'ipnosi e all'ascolto con gli occhi sgranati. È una sensazione che ho provato anni fa quando ho sentito i Boards Of Canada per la prima volta, e che tuttora provo quando premo play.

Oneohtrix Point Never - un visionario che plasma la realtà e il flusso compositivo a suo piacimento, senza mai farsi ingabbiare in sovrastrutture preconfezionate. È l’unico padrone e domatore della sua arte.

David Bowie - penso non servano troppe spiegazioni. Artista a tutto tondo che ha avuto un impatto immenso e che ha segnato decadi nel campo della musica, della moda, dell'arte in generale. David Bowie è semplicemente una delle ispirazioni più grandi per chiunque si avvicini alla musica, di qualsiasi genere essa sia.

Flying Lotus - hip hop e jazz, sperimentazione e ricerca. I beat di Flying Lotus parlano da soli.

Kanye West - che il Kanye West "persona" sia ormai insopportabile è palese. Il Kanye West "artista" invece è un'altra cosa. Di lui ammiro la voglia che ha di rinnovarsi ad ogni lavoro, la dedizione e l'impegno che stanno dietro ai suoi dischi, la ricerca della perfezione in ogni sua forma.

Radiohead - oltre alle ovvietà enciclopediche, i Radiohead sono semplicemente il gruppo che ho ascoltato di più durante gli anni, una sicurezza. Imprescindibili sotto ogni aspetto e in ogni loro forma.
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