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Giungla - Camo [EP]

  • Roberto Checchi
  • Jun 12, 2016
  • 2 min read

Camo è l'Ep di esordio di Giungla aka Emanuela Drei, musicista e cantautrice di base a Bologna che, dopo l'esperienza di frontwoman nei Heike Has The Giggles, e quella di bassista per His Calncyness, ha dato vita a questo notevole progetto solista. Sapientemente curato, Camo ha catalizzato su di se la dovuta attenzione da parte degli addetti ai lavori nostrani e non. Infatti, a debuttare non è solo Emanuela Drei, ma anche la neonata Factory Flows, piccola etichetta italo inglese che si è aggiudicata Giungla come prima artista in catalogo. Il risultato raggiunto è evidente.

Camo sta per Comouflage, un pattern mimetico di elementi mischiati o confusi tra loro che, tuttavia, costituiscono la ricchezza di un insieme complesso. Presi singolarmente tali elementi sono vulnerabili e forti allo stesso tempo. Ciò che colpisce di questo piccolo lavoro - tra l'altro prodotto da Federico Dragogna dei Ministri-, è senza dubbio la convinzione di voler presentare quattro tracce dallo stile diretto ed essenziale. Un minimalismo intimo apprezzabile ancor di più per ciò che è in grado di restituire dal punto di vista musicale, con la Drei che si presenta sola sul palco, e solo con chitarra, pedali e drum machine.

Attraverso beats elettronici ossessivi e l'attitudine decisa imposta alla sua Gibson, Giungla ci introduce nel suo piccolo universo di urgenze e necessità istintive. Alle ritmiche strumentali distorte, che a tratti ricordano certi passaggi isterici stile St. Vincent, si associa una vocalità fluttuante, benché convinta e quasi ostinata. La ripetitività di alcune linee melodiche - “Even you sometimes you wrong” in Wrong, scandito tre, quattro, cinque volte - costituisce la riprova di tale determinazione. Ad eccezione di Sand, unica ballad dell'Ep, Camo rivela la sua sostanza più originale proprio quando questo granitico approccio Rock si combina con l'elettronica. Dall'impatto dirompente a partire dal primo ascolto, Camo è l'ottimo bigliettino da visita presentato da Emanuela Drei al suo pubblico di sconosciuti curiosi. Danila Simeone

 
 
 

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