I 10 migliori dischi di questa prima metà di 2016
- Roberto Checchi
- Jul 5, 2016
- 4 min read

L'anno scorso vi abbiamo proposto per la prima volta la nostra lista dei 10 migliori dischi già a metà anno. Questo 2016 non ha deluso le nostre aspettative e già ai primi di Luglio la carne al fuoco è tanta e abbiamo quindi deciso di replicare.
I Cani - Aurora
Il ritorno de I Cani era sicuramente uno dei più attesi di questo 2016, in particolare dopo che la release dei primi due singoli aveva suscitato sentimenti contrastanti tra i fan storici della band. Quello che nasce dal Contessa Post-Glamour è un lavoro maturo e sincero, di un artista che è riuscito a scendere a patti con la propria voce e con il concetto di Pop.
Niccolò riesce finalmente a dare musicalità ai propri testi, rifuggendo finalmente da quel brutto vizio del cantautorato indipendente italiano di musicare alla meno peggio valanghe di parole scollegate dall’armonia che le supporta.
Ne viene fuori Aurora, un disco che potremmo quasi definire di formazione per l’evoluzione musico-testuale dei brani. Si parte infatti dal cinismo disilluso di Glamour, richiamato nei primi pezzi, per poi sprofondare in una nuova dimensione, più solitaria e malinconica, una dimensione formata da un uomo, un pianoforte e dai suoi pensieri.
Motta - La fine dei vent'anni
Un disco che parla ad un'intera generazione e lo fa molto bene, grazie alla produzione di Sinigallia e al talento di Francesco (Motta). Prima o poi ci passerà, traccia che ha anticipato l'uscita dell'album, è l'emblema di un prodotto ben fatto e che merita di essere in questa top ten semestrale.
10 ottimi brani che dimostrano come l’accoppiata Woodworm / Audioglobe riesca a vedere lontano.
Alfio Antico - Antico
Antico è un album intriso di musica popolare, che ritroviamo nelle ritmiche dei tamburi, nelle chitarre che le seguono e nelle parole, scandite ritmicamente da una voce che sembra arrivare direttamente da una spelonca. Ma etichettare questo disco come musica popolare sarebbe riduttivo: ogni traccia è un lavoro sapiente di costruzione dei suoni grazie anche alle collaborazioni di Colapesce e Mario Conte, che vanno a comporre un quadro musicale inedito.
Cosmo - L'ultima festa
"tutte cazzate" viene gridato a squarciagola. "Hai sempre odiato Dicembre" o "i carrelli della Standa". Come non si fa non voler bene a Marco Jacopo Bianchi? Assieme al disco di Motta da considerare il miglior prodotto in circolazione per scrittura, arrangiamenti e bellezza descrittiva. Un prodotto proveniente dall'indipendente per l'indipendente 2.0 che ascolta radio deejay, aperto al'influenza dell'elettronica e che sente scorrere nel sangue il ritmo malinconico dei Drink to Me (progetto precedente di Marco Bianchi). Un disco di 8 tracce fortemente autoreferenziale ma che può essere sentito proprio da chiunque abbia vissuto una notte senza alcun filtro o si sia sentito inadatto per questo "porco" mondo per almeno un secondo. E se sarà un "lunedi di festa" continuo questo lo scopriremo nei prossimi mesi... quello che è certo che balleremo tantissimo dall'inizio alla fine con un sorriso malinconico figlio dell'età moderna che ci ospita.
Novamerica - Novamerica Il Pop Rock fatto bene. A volte rischiamo di scordarci di come si possa fare della buona musica dal sound internazionale anche nella nostra penisola. Novamerica è qui per ricordarcelo.
Un pianoforte squillante e vivace accompagnato da arrangiamenti leggeri ed efficaci per un prodotto di altissima qualità che non stanca all’ascolto ed anzi convince ogni volta di più. Una piccola perla di questa prima parte di 2016.
Leo Pari - Spazio
Tutti mi parlano di Leo Pari e mi dicono: altro che Motta, è lui la vera rivelazione del cosiddetto 'nuovo cantautorato'. Dategli una chance, anche se sembra uno strano mix tra le basi Pop_X, le verbosità dei cantautori anni '80 italiani e anche qualcosa dei TheGiornalisti (quelli buoni intendo, quando Paradiso non era un lagnoso gatto in amore). E poi il video del singolone Bacia Brucia Ama Usa è il V A P O R W A V E all'ennesima potenza.
Selton - Loreto Paradiso
I Selton tornano con ritmi e melodie ricercate che sembrano fatti apposta per questa calda estate che (finalmente) sembra essere arrivata.
L'album è trainato prima da Buoni propositi e poi da Voglia di infinito ormai in rotazione stabile su Radio Deejay, nel salto tra indie e mainstream.
Tra italiano, inglese e portoghese (nella sua inflessione brasiliana), Loreto Paradiso è il disco che consigliamo per le traversate in macchina direzione mare.
Parkwave – Better Than This
Uno spirito indie rock travolgente dalle evidenti influenze angloamericane, convogliate in un album con attitudine da rock party in cui farsi coinvolgere è inevitabile.
Luca Di Maio - Letiana
Esordio prodotto da Marco Parente, Letiana di Luca Di Maio coniuga lo spirito di un cantautorato "forte" con lineamenti che sono solo suoi: arrangiamenti penetranti ma sempre in bilico, testi solidi e opalescenti, una voce stregata. Una piccola gemma che spiazza sempre e sempre convince, sempre di più.
Birthh – Born in the Woods
Born in the woods è il racconto di un'assenza lacerante. È la sensazione di annegare, di cadere avvelenati, carcasse animali in spazi vuoti. Le canzoni sono rarefatte, chitarre di lontano, suoni ambientali, voci stratificate e fantasmagoriche. Ognuna di esse esprime però un pathos gelido, una dinamicità elettronica, una tensione dolorosa verso la purezza che fa pensare ad esempio all'ultimo James Blake. Nell'oscurità, la grazia.
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