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Edless - Belotus [EP]

  • Roberto Checchi
  • Sep 29, 2016
  • 1 min read

Con Belotus gli Edless giungono al secondo EP, freschi della vittoria al Pending Lips Festival dove abbiamo potuto apprezzarli dal vivo.

What If dimostra fin da subito quanto questa band sia interessante: una mini suite sonica a cavallo tra i Radiohead di In Rainbows e i Blur più acidi e sperimentali (quelli di Battle e Trailerpark, per capirci), introdotta da un dialogo della serie tv Fargo.

Anche Just Once non è da meno: le ritmiche sincopate tipiche di quell'indietronica cara a band come i The Postal Service trascinano il pezzo fino a giungere ad un crescendo emotivo, dove spicca l'abilità del quintetto nella resa della dinamica. Ottimo anche il lavoro delle chitarre e la voce di Fabio Bonvini.

In Redress troviamo tutti gli elementi-chiave del sound Edless: arpeggi alla Jonny Greenwood, synth mai troppo invadenti e linee vocali che ricordano quelle dell'Apparat più melodico; il chiaroscuro che caratterizza le liriche sublima nella coda, quando viene ripetuto il mantra "the dark is over, there's only light".

Un disco prelibato, per palati raffinati.

 
 
 

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