Pop James: in 10 artisti vi raccontiamo chi siamo
- Roberto Checchi
- Oct 7, 2016
- 3 min read

La nostra rubrica non si ferma mai e prosegue con i Pop James, band novarese di cui vi abbiamo già raccontato il disco qui e alla quale abbiamo chiesto di raccontarci, come siamo ormai soliti fare, quali sono gli artisti che più li hanno influenzati nella loro formazione. Ecco cosa è venuto fuori.

Tortoise - Durante i primi mesi della nostra esistenza, quando ancora non ci chiamavamo Pop James, alcuni di noi non avevano nessun interesse musicale in comune. Poi sono stati nominati loro, i Tortoise, e tutto risultò più chiaro. Forse nella nostra musica si percepisce poco il grande interesse e la stima per questo gruppo, ma sicuramente sono stati loro ad avviare il “motore” della macchina Pop James.
Una canzone: In Sarah, Mencken, Christ, and Beethoven There Were Women and Men, a dimostrare il fatto che forse un po’ di Tortoise è abbastanza evidente nei Pop James, con tutti questi vibrafoni e arpeggi e percussioni ed elettronica.
Un disco: TNT, accontenta tutti.

Bob James - “Ehi amici, questo è figo, ha fatto un brano che è stato campionato da un botto di tipi”. E il resto è Storia.
Una canzone: Nautilus
Un disco: One

Santana - Spesso in macchina, durante i lunghi viaggi per concerti, ci capita di litigare su quali dischi mettere su. bene o male i Santana sono la bandiera della tregua, ogni volta.
Una canzone: Incident at Neshabur
Un disco: Abraxas

Modeselektor - Il Club2Club è tappa obbligatoria per i Pop James: il più bel festival in Italia, non solo per l’elettronica. Qualche anno fa vennero ospitati i Modeselektor, e il nostro percussionista è sparito in mezzo alla folla, non l’abbiamo più trovato fino alla fine dell’esibizione e vedevamo solo scimmie, scimmie dappertutto.
Una canzone: Blue Clouds
Un disco: Monkeytown

Little Dragon - Gruppo che apprezziamo per il connubio tra rnb e sinth-pop, e per l'abilità nel fondare le loro canzoni su idee minimali, il cui sviluppo naturale e mai forzato inchioda all'ascolto
Una canzone: Constant Surprises
Un disco : Little Dragon

Napoli Centrale - Uno dei più forti gruppi italiani mai esistiti e più sottovalutati. Un gruppo dal vero respiro internazionale, e con il cantato in napoletano che fa la differenza.
Una canzone: Campagna
Un disco: Napoli Centrale

Herbie Hancock - Al Mudec, Museo delle Culture di Milano, è esposta una maschera africana che è praticamente uguale a quella nella copertina di Head Hunters. I jazzisti afroamericani in quel periodo cercavano le loro origini e facevano dei mix fra tradizione e modernità, primordiale e futuristico, che teniamo conto con molta attenzione.
Una canzone: Watermelon Man
Un disco: Head Hunters

SBTRKT - È stato forse uno dei primi ascolti in cui abbiamo trovato l'unione perfetta tra il sound dell'elettronica e la forma canzone, in cui ogni suono è valorizzato al massimo e occupa lo spazio giusto.
Una canzone: Trials of the past
Un disco: SBTRKT

Kendrick Lamar - Hip Hop in stato di grazia, grazie all’apporto di Flying Lotus e Thundercat, coloro che stanno rivoluzionando la scena musicale black.
Una canzone: µ
Un disco: To Pimp A Butterfly

Disclosure - Hanno creato un'identità stilistica, unendo il pop con la club un po'più underground. I loro groove sono molto curati e apparentemente essenziali, ma ricchi di piccoli dettagli, hanno suoni estremamente riconoscibili e accostano il tutto a delle ottime idee melodiche e vocali.
Una canzone: White Noise
Un disco: Settle
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