Nails&Castles - Nails&Castles [EP]
- Roberto Checchi
- Oct 20, 2016
- 2 min read

Nails&Castles è il moniker sotto il quale si nascondono Marco Chiodi e Stefano Castelli. Ora sapete il perchè del nome.
Veniamo al disco. Il loro mega EP (ben 7 tracce) parte con The House, mettendo subito in bella vista i fattori che caratterizzano l’opera: doppi bassi, rullante in faccia, assenza di chitarre, un gusto nelle melodie vicino a un certo alt-pop alla Phoenix e un approccio squisitamente new wave. Il videoclip mostra il duo indossare delle gigantesche maschere di un gatto e di un pappagallo, ovvero gli animali citati nel testo dove, tra solitudine e speranza di una vita migliore, il protagonista sogna di vivere in una nuova casa con la compagnia dei due simpatici animali. Col pappagallo parlerà del suo futuro e lo lascerà volare via verso la libertà, mentre all’amico felino andrà peggio: dopo essere stato nutrito, verrà seppellito in giardino. Delle liriche davvero surrealiste. Se non lo si fosse capito, siamo di fronte a un vero e proprio singolone indie.
OOTO Forever e The North Pole proseguono su questa linea, aggiungendo qualche variante: un’aria alla Deerhunter la prima, un ukulele la seconda.
Ed ecco che arriviamo al secondo singolo estratto, l’ottima Dr. Feelgood: il french touch è sempre presente, ma qui ci avviciniamo di più al mood lounge degli Air. Le successive Alone e Brighter Than A Star non aggiungono nulla di particolare al lotto, mentre risulta più interessante la cover di A Forest, dove l’inedito arrangiamento ha mantenuto intatta l’angoscia del brano dei The Cure.
Un EP forse troppo lungo, ma la band milanese dimostra di avere dalla sua due elementi importanti: le canzoni e uno stile definito. C’è curiosità per il prossimo lavoro.
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