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Thegiornalisti - Completamente Sold Out

  • Roberto Checchi
  • Nov 1, 2016
  • 3 min read

Lo ammetto.

Ho provato ad essere obiettivo durante questa recensione.

Mi sono ripetuto, come un mantra, “magari la prossima non è granchè”

“magari a parte i singoli questo album qualcosa che non va ce l’ha”.

Il rischio era grande. Fare un nuovo album a cosi poca distanza dalla scoperta da parte del grande pubblico di quel capolavoro di Fuoricampo (trovate la recensione qui ) senza sembrare già visti, senza che le canzoni fossero un’ombra o una copia carbone di quanto già fatto, senza “ricopiarsi”.

Ve lo anticipo già da ora, valeva la pena provarci… valeva la pena riuscirci.

E’ difficile immaginare che Tommaso, Marco Antonio e Marco vengano dall’autoproduzione. I suoni, mutuati dai “dorati” anni ‘80, escono puliti e definiti, pieni e variegati, senza mai essere troppi, con richiami neanche troppo velati a chi, in quegli anni, faceva la storia della musica italiana.

Le parole che accompagnano ogni singolo brano poi, sono il vero valore aggiunto di questo secondo album. Se nel primo erano si profondi, ma più accennati, più relegati in secondo piano rispetto ad una musica che veniva riscoperta dopo più di un ventennio. Stavolta sono i protagonisti, più complessi e raffinati.

Non sorprende quindi che ci sia proprio Paradiso dietro un brano come Luca lo stesso di Carboni, tra i mostri sacri di quegli anni con album come ... intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film e pezzi come Ci vuole un fisico bestiale.

Ma, senza ulteriori voli pindarici, andiamo al disco.

La prima e la seconda canzone , Completamente e Sold Out, sono quelle che danno il titolo all’album. Mentre la prima, fantastica, canzone, è ormai nota anche ai nostalgici che ascoltano solo RTL 102.5, con un video degno del primo Vanzina, la seconda è allo stesso tempo egocentrismo (“vorrei che il funerale, fosse sold out”) e manifesto (“Ti lascio il mio inno In un silenzio profondo Per quando non ti viene sonno In una notte leggera").

E da li, dopo uno dei pezzi più pop e in grado di “resistere” all’età come Tra la strada e le stelle, si passa al Trittico Notturno - L’ultimo grido della notte- Sbagliare a vivere - Gli alberi).

Oltre alle evidenti citazioni (sono sicuro di non essere l’unico a sentire campionature di Papa don’t preach in Sbagliare a vivere) le tre canzoni, dai ritmi e le sensazioni molto diverse, costituiscono il “corpo” di questo album.

Si rimane sorpresi quindi quando la seguente Fatto di te cambia registro iniziando con un messaggio in segreteria (o, se vogliamo tornare ai giorni nostri, un messaggio vocale su whatsapp), mentre, dopo il terzo singolo Il tuo maglione mio e Disperato si conclude con la vera sopresa di questo ultimo lavoro dei tre ragazzi romani.

Vieni e cambiami la vita è una canzone piena di energia, con una partenza alla Venditti e che, immagino, una dichiarazione d’amore travolgente nella sua semplicità, che vi rimarrà da subito in testa.

Così posso finalmente Tornare distratto E non aver paura di cadere In un letto che non c'è Vieni e cambiami la vita Vieni e cambiamela tu

Recensito in ogni parte d’Italia, è incredibile (ma meritato) il successo di questa band che solo 2 anni fa “scoprivamo” insieme qua su Indiependent Reviews.

Completamente Sold Out è per il sottoscritto ad oggi, disco italiano dell’anno. Malinconico come solo i Thegiornalisti sanno essere, irriverente e incredibilmente profondo. Ogni canzone è una donna, una emozione in cui ritrovarsi ad ogni ascolto, che merita molto di più di una qualsiasi nuova uscita da “talent” e di cui potremmo ritrovarci a parlare, tra qualche anno, come di uno dei capi saldi della nuova rivoluzione indie della generazione romana. Simone Bellucci

 
 
 

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