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Introduzione al Torino Film Festival

  • Roberto Checchi
  • Nov 24, 2016
  • 2 min read

Ha avuto il via il 18 Novembre la trentaquattresima edizione del Torino Film Festival, sotto la direzione di Emanuela Martini. Il festival si è dimostrato in crescita nei primi giorni, registrando un incremento del 4% dell’incasso nel week end rispetto al 2015. I cinema di Torino si sono riempiti di spettatori pronti ad assistere alla proiezione di ben 158 opere, di cui 43 anteprime mondiali e 15 film in concorso, scelti tra 4000 candidati. Le proiezioni sono divise in varie sezioni, che comprendono (oltre alle sezioni apposite per lungometraggi, cortometraggi e documentari in gara):

Festa mobile, una raccolta di opere di quest’anno in cui si riscontra la maggior varietà di produzioni, una sezione adatta ad ogni fascia di spettatori;

After hours, dove trova spazio la filmografia di genere, dall’action all’horror orientale; Onde dedicato al cinema più sperimentale; Cose che verranno dedicata al cinema anticipatore dei tempi;

Quest’anno si avrà anche una nuova sezione, I did it my way, dedicata al mondo Punk, che vuole celebrare il ricordo di David Bowie (che tra l’altro compare sulla locandina dell’edizione). Numerosi saranno gli ospiti di quest’edizione, partendo dal guest director Gabriele Salvatores e la sua selezione di film fondamentali; Costa-Gravas a cui verrà consegnato da Riccardo Scamarcio un riconoscimento alla carriera; Jasmine Trinca, madrina di quest’edizione e attrice in uno dei film in concorso (Slam-tutto per una ragazza) ma anche Nanni Moretti con un’edizione rimasterizzata di Palombella Rossa, Roberto Bolle, protagonista di un documentario e molti altri ancora. Tra i tanti film degni di nota mi permetto di segnalarvene qualcuno: oltre al già citato Slam-tutto per una ragazza, un occhio di riguardo per I figli della notte, esordio alla regia di Andrea De Sica, nipote del grande Vittorio De Sica; per le anteprime internazionali Free State of Jones interpretato da Matthew McConaughey e il film Sully con Tom Hanks diretto da Clint Easwood. Per gli amanti più duri del cinema consiglio Intollerance, il capolavoro di Griffith in versione restaurata e rimasterizzata. Per concludere vi segnalo un film della sezione cose che verranno a cui sono particolarmente legato Battle Royale di Kinji Fukasaku con un (sempre) fantastico Takeshi Kitano. Torino questa settimana sarà ricca di grandi appuntamenti con il cinema e con i giovani autori, il mio consiglio a chi ne ha la possibilità è di recarsi in città e di partecipare il più possibile. Informatevi anche sui numerosi eventi satellite del festival, il TFF non è solo proiezioni, ma anche incontri. Gianluca Tana

 
 
 

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