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Pop-X, Lesbjanity, musica per onanismo di gruppo: una recensione non pervenuta

Roberto Checchi
Dec 22, 2016
2 min read

Il “direttore” di questo blog/webzine si chiama Roberto, ed è uno che non ti assilla mai. Attende come un predatore che gli album escano, distribuisce press-kit*, raccoglie i frutti solo quando sono maturi. Insomma è uno, Roberto, che sa quando chiederti cose.

Ormai qualche tempo fa, preannunciato da un vasto dispiegamento di tecnologie abusate, entusiasmanti recensioni e profonde perversioni , è uscito Lesbjanity dei Pop-x. Come accade per ogni album degno di nota ( … ) Roberto ha interpellato il Consiglio dei Recensori e delle Recensorelle per investire qualcuno dell’arduo compito di commentare a caldo la nascita della mostruosa creatura battezzata Lesbjanity . Il Consiglio decise che il prescelto si sarebbe chiamato Francesco Paolo. Accadde qualche settimana fa. Ascoltai innumerevoli volte l’album per intero, lo ordinai su Amazzonia.it , contattai amici e amiche per scambiare con loro opinioni e impressioni, seguì in diretta il Cammino e mi diedi alla ricerca filo e frocio logica. Di inedito ottenni solo una foto del Panizza assorto a bere qualcosa nel backstage di una diretta per Radio Statale.

In breve tempo giunsi alla conclusione che in Lesbianitj v’è qualcosa che non può essere spiegato, tradotto, decodificato. Ogni volta che chiedevo a qualcuno dei miei amici, come me ascoltatori di Pop_x, cosa provassero durante l’ascolto di Sparami o Azzurra le risposte risultavano spesso del tipo: -non lo so (cit. molti) -mi fanno sentire sporca (cit. Tania) -fanno qualcosa, fanno schifo e lo fanno bene -fanno schifo e non li capisco Evidentemente, a parte Tania, nessuno era riuscito ad aiutarmi attivamente nello sviluppo di una opinione allo stesso tempo coerente e genderfluid. A questo punto, ho pensato, se davvero v’è dell’intraducibile in Pop_x, cercherò di renderlo utilizzando linguaggi non ragionevoli ma intuitivi. Contatto Roberto e gli dico “Ro’ voglio disegnare una recensione per Pop_X”. E così è stato.

Da oggi, ogni giovedì, troverete sulla pagina di Indiependent Reviews e in tutte le edicole, una canzone disegnata. Ho cominciato con Azzurra. (Ho imparato a disegnare da poco)