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Guida cinematografica alla sessione invernale

  • Roberto Checchi
  • Jan 4, 2017
  • 9 min read

Chi ne ha già avuto un antipasto a dicembre, chi non ha nemmeno estinto completamente le lezioni di questo primo semestre, ma tutti noi universitari ormai ci siamo dentro fino al collo in quella fastidiosa parentesi che ripone fra tante virgolette il concetto di “vacanze di Natale” e che porta il nome qui virgolettato solo per una questione di ortografia e non perché lo si voglia depotenziare di “sessione invernale”. E non se ne uscirà fino a fine febbraio. Tradizione vuole che la sessione invernale stia al cinema come la camera a mano sta ai film di Lars Von Trier: divinamente.

Qui da noi, infatti, le case di distribuzione sono solite alternare uno dopo l’altro tutti i film favoriti alla corsa all’Oscar (quest’anno domenica 26 febbraio) a partire dal giorno di Natale fino alla cerimonia ufficiale e, purtroppo, anche oltre. Tutto questo quando nel paese di origine la maggior parte di queste pellicole sono già state proiettate con discreto anticipo. Questo significa due cose – una bella e una brutta – nell’ordine: che ogni settimana per quasi due mesi ci sarà almeno un film più che interessante in sala, e (sì, quella era quella bella) che il nostro Imperativo categorico ci intimerebbe di non fantasticare su tale entusiasmante scenario e restare a casa giorno e notte a percorrere quell’asintoto di approssimazione infinita fra quello che dovremmo aver fatto, in termini di studio, e quello che che di fatto abbiamo (fatto).

Naturalmente io sono dell’idea che tali notizie non siano inconciliabili e che se non sarà proprio sempre una serata al cinema senza alcun pensiero per la testa come accade ad agosto (quando in sala non c’è nulla di interessante nemmeno volendolo – ironia della sorte), che almeno si possa rendere questa sessione più piacevole ritagliandosi dei momenti al cinema davvero di qualità. Contando la presente, otto settimane e mezzo di questa “SESSIONE AL CINEMA”: per ognuna di queste, con un breve commento, un film fra quelli già da tempo molto chiacchierati e spesso sulla buona strada per essere nominati agli Academy ed uno meno conosciuto ma altrettanto meritevole di considerazione, con un’attenzione maggiore alla produzione europea.

SETTIMANA 1

LION – LA STRADA VERSO CASA: Uscito nelle sale il 22 dicembre, questa sarà senza dubbio l’ultima settimana di programmazione.

Un cast straordinario: Dev Patel (The MillionarireHumandroid), Rooney Mara e Nicole Kidman ed un regista australiano, Garth Davis, al suo esordio premiato con il secondo posto allo scorso Festival internazionale del film a Toronto. La ricerca delle proprie radici recise a causa di un incidente involontario grazie ai pochi ricordi rimasti ed a Google Earth.

IL CLIENTE - Data di uscita: 5 gennaio

Vincitore di ben due premi allo scorso Festival di Cannes (miglior sceneggiatura e miglior attore) e diretto dal regista di Una separazione, capolavoro senza mezzi termini del 2011, Asghar Farhadi, questa è una pellicola iraniana. L’importanza della scelta di una nuova casa, la rivoluzione che comporta questo fatto all’interno di una coppia ed il rapporto con la dimensione fantasmatica e non dei vecchi inquilini.

SETTIMANA 2

SILENCE – Data di uscita: 12 gennaio Il nuovo film di Martin Scorsese. Quando si tratta di autori simili si rischia di diventare pleonastici nello spiegare le motivazioni per cui una loro opera meriti attenzione. Segnalo il fatto che Scorsese ne abbia co-firmato anche la sceneggiatura (e non è banale per un cineasta che su ventitré lungometraggi si è occupato della sceneggiatura di solo cinque di essi). Lascio scegliere a voi se volete conoscere trama o concept prima di vederlo o affidarvi, a ragione, solo e soltanto all’altisonante nome del suo autore godendovi il piacere di una visione totalmente disinformata, se non per il fatto che sia assolutamente consigliata.

NEBBIA IN AGOSTO - Data di uscita: 12 gennaio Selezionato fra i migliori film stranieri da presentare alla cerimonia degli Oscar questa pellicola tedesca si prospetta davvero interessante nella sua analisi del programma di eutanasia nazista negli anni ’40 dal punto di vista di un bambino considerato “ineducabile” e confinato in un’unità psichiatrica dalla quale farebbe bene a tenersi lontano e della quale, resosi conto della minaccia per lui ed i suoi compagni, tenterà il sabotaggio. Di Kai Wessell, che dal 2000 ha realizzato ben diciotto prodotti fra lungometraggi e film per la televisione.

SETTIMANA 3

ARRIVAL - Data di uscita: 19 gennaio Dopo ottimi film come Prisoners ed Enemy ed essersi aggiudicato l’oneroso compito di dirigere il seguito di Blade Runner Denis Villeneuve è insieme a Xavier Dolan il più interessante regista canadese sulla scena mondiale. Questo film che presenta fra i suoi protagonisti Amy Adams (appena reduce da una stupenda prova in Animali Notturni di Tom Ford e che però si appresta molto probabilmente ad essere nominata agli Academy proprio per questo ruolo) si prospetta un ulteriore tassello in quella tendenza degli ultimi anni ad utilizzare la fantascienza come cornice adatta a svelare i contorni esistenziali dell’essere umano inteso tanto come singolo che come specie.

DOPO L’AMORE - Data di uscita: 19 gennaio Con un titolo originale molto più significativo, che tradotto suona come “L’economia dell’amore”, si tratta di un film franco-belga: un’analisi sinceramente drammatica dei giochi di potere in una coppia maturata ed ora in piena rottura. Come regolare allora, letteralmente, i conti? Può l’amore trasformarsi in meri calcoli economici? Cosa accade quando il rancore condisce costantemente le ultime responsabilità di coppia? Di Joachim Lafosse, regista che nel 2006 diresse Proprietà privata: altro dramma borghese sul divorzio con protagonista la straordinaria Isabelle Huppert.

SETTIMANA 4

LA LA LAND - Data di uscita: 26 gennaio Forse il film più atteso di tutti, l’opera terza di Damien Chazelle, dopo lo strepitoso Whiplash, ha già fatto incetta di premi in tutto il mondo, fra cui il primo posto al Festival internazionale del film di Toronto e il premio alla miglior interpretazione femminile (ad Emma Stone) alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Ryan Gosling ed Emma Stone interpretano uno un jazzista e l’altra un’aspirante attrice che, trapiantati a Los Angeles, si innamorano e, come nessun altro, si capiscono; ma che ben presto si vedranno alternare momenti di intima complicità e sostegno ad altri di invidia ed arrivismo. Anche questa volta la musica jazz e le ambizioni sono le protagoniste di un film di Chazelle.

SPLIT - Data di uscita: 26 gennaio Dal regista di The Village, Il sesto senso e The Visit, M. Night Shyamalan. Questo thriller si preannuncia come davvero mozzafiato soprattutto per quanto dovrebbe riguardare l’intepretazione del protagonista (James McAvoy) che dovrà dare corpo alla vera storia di Billy Milligan, criminale affetto da disturbo dissociativo di personalità. Una mente disgregata in non meno di 24 identità.

SETTIMANA 5

(Settimana più povera delle precedenti e delle successive)

A UNITED KINGDOM - Data di uscita: 2 febbraio Segnalo questa pellicola di una regista (e questo non è un dettaglio banale) britannica, Amma Asante, che tratta di una vicenda vera che può ricordare quella Romeo e Giulietta, o una storia d’amore regale ben più attuale: il principe di uno stato africano che incontra un’impiegata inglese. Tutto questo in pieno regime di Apartheid. Il loro amore ostacolato da entrambe le famiglie e rispettivi governi porterà a ripercussioni politiche di ogni sorta, nel bene e nel male. Co-protagonista è Rosamund Pike (Gone Girl – L’amore bugiardo).

BILLY LYNN – UN GIORNO DA EROE - Data di uscita: 2 febbraio

Il nuovo film dell’ottimo regista taiwanese ma conosciutissimo in occidente per film come La tigre e il dragone, I segreti di Brokeback Mountain ed il più recente Vita di Pi - Ang Lee - è per questo un’opera trattata da una figura più che adatta per raccontarci una vicenda vista con un occhio occidentale e un altro invece esterno al sistema americano, e nella fattispecie una vicenda relativa alla percezione che si ha della guerra contemporanea.

SETTIMANA 6

LA BATTAGLIA DI HACKSAW RIDGE – Data di uscita: 9 febbraio La storia del primo obiettore di coscienza militare che abbia saputo tenere fede al suo ideale e a dimostrarsi ugualmente un eroe agli occhi di tutti. Tutto questo durante la più sanguinosa delle guerre: la Seconda guerra mondiale. Ne ha fatta di strada Andrew Garfield, da quando impersonava Spider Man per comparire come protagonista nello stesso anno nella nuova pellicola di Scorsese e in questa, che quasi sicuramente gli frutterà una nomination agli Oscar! Regia di Mel Gibson, che, come sappiamo tutti, sa il fatto suo relativamente alla realizzazione di film storici (e questa volta non ha nemmeno una lingua arcaica da usare nella traccia sonora).

150 MILLIGRAMMI – Data di uscita: 9 febbraio In alternativa a Lego Batman – Il film e Cinquanta sfumature di nero vi consiglio invece un’altra storia con protagonista una persona alle prese con la propria coscienza in contrasto, questa volta, con lo status quo garantito da sistemi a risonanza internazionale nel campo medico, e, più specificatamente, dello sguardo critico di una pneumologa sul mondo farmaceutico. L’indignazione basterà per farle compiere la giusta azione? Film francese, anche questo di una donna: Emmanuelle Bercot.

SETTIMANA 7

(Ritorniamo ai fasti di fine gennaio)

MANCHESTER BY THE SEA – Data di uscita: 16 febbraio Già candidato a cinque Golden Globe e vincitore di una dozzina di premi questo film si preannuncia uno dei favoriti alla corsa all’Oscar al miglior film dell’anno. Il regista semi-sconosciuto (Kenneth Lonergan) non deve insospettire dal momento che tali erano i registi negli anni scorsi di capolavori come il già citato Whiplash o Room. Manchester non sta in Inghilterra, ma in uno fra gli stati più settentrionali dell’East coast degli Stati uniti d’America, dove le case colorate con i tetti spioventi, le barche dei pescatori, i fari e la neve ricordano piuttosto la Norvegia. Il dramma responsabilizzante che vive il protagonista ricorda dopotutto il ghiaccio: freddo, duro e silenzioso. Non svelo altro perché insieme a La La Land questo sarà senz’altro uno dei film imperdibili di questa sessione.

JACKIE – Data di uscita: 14 febbraio Presentato allo scorso Festival di Venezia ritroviamo finalmente Natalie Portman protagonista di un film biografico firmato dal regista del recente Neruda, il cileno Pablo Larrain. L’attrice è già stata nominata ai Golden Globe per la sua performance e questo potrebbe davvero essere il ruolo culmine per la sua carriera. Jackie è la storia della first lady Jacqueline Kennedy (Onassis) prima, durante e in seguito al famosissimo assassinio del marito il 22 novembre del 1963.

SETTIMANA 8

BARRIERE – Data di uscita: 23 febbraio Denzel Washington è stato candidato per la sua performance a tutti i maggiori premi e anche il film in sé ha ricevuto diverse attenzioni in tal senso. Il noto attore statunitense è anche regista, qui alla sua terza esperienza. Tratto da un pièce teatrale (viene da chiedersi come sia possibile, e questo non fa che acuirne la curiosità in merito) il film, in breve, è la storia di un’ex promessa del baseball che ora lavora come netturbino. Consiglio la visione del trailer che, a mio avviso, vanta la maggior cura nel montaggio e nel sonoro fra quelli che ho visionato per stendere questo articolo.

VI PRESENTO TONY ERDMANN - Data di uscita: 23 febbraio Una commedia profonda è possibile? Assolutamente sì, tanto da apparire a tratti un dramma. Questo film si preannuncia come una particolare analisi di un rapporto fra una figlia in carriera che non sa di essere infelice ed un padre; questi non sarà comprensivo e amorevole ma piuttosto un’eccentrica ed ingombrante figura che pure farà di tutto – anche inventarsi una nuova identità – pur di aiutare l’amata a comprendere il suo stato, e tentare di ricucire un rapporto con lei che, se non può passare dal linguaggio tradizionale, lo farà per quello della rappresentazione (o)scenica. Questo film tedesco confesso che mi incuriosisce più del chiacchierato e certo ottimo film di Washington. Il film, presentato a Cannes, è anche questo di una regista donna, vincitrice dell’Orso d’argento a Berlino, nel 2009, per Alle Anderen; è tedesca, abbastanza giovane, ed il suo nome è Maren Ade.

SETTIMANA ½

La sessione dovrebbe essersi conclusa dopo otto lunghe settimane, ma, un po’ perché di Federico Fellini non si può che amare e ricordare più volte che si può, e un po’ perché dopo tanta fatica sui libri è giusto festeggiare con la testa ormai libera da ogni pensiero dedico questo ultimo spazio a consigliare un paio di titoli imperdibili per il mese di marzo:

Il 2 marzo (a cerimonia degli Oscar conclusa) esce finalmente da noi MOONLIGHT, di Barry Jenkins, con ben sei nomination ai Golden Globe e decine in tutto il mondo. Quali sono i momenti che ci plasmano rendendoci quello che siamo, e quali persone ci segnano davvero, e come? Le nostre risposte potremmo cercarle seguendo il processo di crescita di Chiron, un afroamericano che vive in uno dei più violenti quartieri di Miami. Insomma, una vicenda personale con risonanza universale.

Senza dimenticare l’uscita del seguito del super-cult Trainspotting firmato nuovamente da Danny Boyle concludo questa lista di suggestioni con una pellicola che uscirà il 17 marzo negli Stati uniti con data ancora da definirsi circa l’uscita italiana, ma ritengo sia doveroso che si inizi a prestare attenzione anticipata all’evento:

SONG TO SONG, il nuovo film di Terrence Malick. Ricordare alcuni dei suoi film diretti in passato (The Tree of Life, La sottile linea rossa, I giorni del cielo) probabilmente potrebbe essere sufficiente, ma per non rischiare di non essere abbastanza convincente indico anche che alla fotografia avremo l’unico direttore diventato famoso anche presso il grande pubblico, nonché premio Oscar per tre anni di fila: Emmanuel Lubazki, responsabile di capolavori estetici come Revenant – Redivivo, The Tree of Life, Birdman – O (L’imprevedibile virtù dell’ignoranza), Gravity e I figli degli uomini. E se questo non dovesse essere sufficiente segnalo il cast: Ryan Gosling, Christian Bale, Rooney Mara, Cate Blanchett, Natalie Portman, Michael Fassbender e Benicio del Toro.

Serve altro? Sebastiano Miotti

 
 
 

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