Louis Garrel diventa Jean-Luc Godard in Redoutable

Roberto Checchi
Mar 31, 2017
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Dal francese "redoutable" significa "terribile", "spaventoso", "temibile". Ma è uno di quei casi, come la parola "coraggioso", ad esempio, dove la sua connotazione non è definita. Non è né un vizio né una virtù. E proprio come sia un eroe che un criminale possono essere coraggiosi, così sia una reputazione che la forza di un esercito possono essere "redoutables". Premessa doverosa quando a oggetto di questa produzione si ha la figura di un regista ossessionato dai giochi linguistico-mentali e dalle relative sottigliezze della parola. Quello che molto probabilmente verrà presentato al prossimo Festival di Cannes, Redoutable, sarà UN FILM SU JEAN-LUC GODARD, che si dovrebbe concentrare particolarmente sul periodo in cui la sua produzione artistica si consacrò definitivamente come personale e nuova; "nuova" come l'onda di nuovo cinema che lui, Truffaut, Rohmer e altri stavano andando a formare nel corso degli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso. Mescolata con il suo lavoro verrà descritta la storia d'amore che nacque fra il regista e una scrittrice, Anne Wiazamesky, sul set de La cinese (1967) e proseguita per oltre un decennio. Dal regista premio Oscar per The Artist Michel Hazanavicius, il film vedrà come protagonista Luis Garrel, apparso in molte pellicole drammatico-sentimentali (sempre prodotte in Francia) e famoso per il suo ruolo in The Dreamers - I sognatori, di Bernardo Bertolucci, mentre nel ruolo di Anne la giovane Joe di Nymphomaniac (2013) e la - di nuovo - ringiovanita Dora de Il racconto dei racconti (2015), Stacy Martin. Il teaser trailer non mostra molto, ma si comprende fin dagli aggettivi che scorrono nel classico stile del francese che sarà un'operazione molto curata e pertinente da dedicare a quel filosofo del linguaggio prestato al cinema che più di una generazione di estimatori spererebbe non smettesse mai di parlarci con quello strumento che lui ha definito "la verità 24 volte al secondo".