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Killer Sanchez: in 10 artisti vi raccontiamo chi siamo

  • Roberto Checchi
  • Nov 7, 2017
  • 3 min read

Nati a Milano nel 2012, gli ospiti della rubrica di oggi sono i Killer Sanchez, che ci racconteranno le influenze dietro il loro progetto e in particolare dietro il loro nuovo EP, Pneuma, in uscita il prossimo 29 novembre, ma anticipato il 17 dal release party che avrà luogo al Circolo Ohibò, a Milano.

Queens of the stone age - Produzioni di un altro pianeta, atmosfere evocative, cattiveria pura, sprazzi psichedelici. La voglia di salire su una mustang e correre verso il tramonto californiano sotto acidi. Ogni volta poi riescono in qualche modo a rinnovarsi, ora nel tessuto narrativo, ora nei suoni. Cattivelli.

*Canzone: You can’t quit me baby (Over the years and through the woods live version)

*Album: Tutti

Rage Against The Machine - Rabbia e riff da competizione. Questa band ci ha insegnato il valore delle ritmiche serrate e adrenaliniche e la voglia di spaccare tutto

*Canzone: Freedom

*Album: Rage Against The Machine

Tame Impala - Forse unica scelta di “tendenza” in questo elenco di band ispiratrici, ma da bravi adoratori dei suoni particolari, ricercati, strani, li includiamo. Unica band munita di tastieroni che riusciamo a tollerare.

Sono quelli che ci hanno aperto la via alla sperimentazione e all’uso smodato di effettistica e per questo gli siamo grati.

*Canzone: Elephant

*Album: Innerspeaker

Alice in Chains - Il grunge, quello che ti colpisce come una fucilata. Tutto il disagio dei primi anni ’90 con i suoi jeans strappati male e vestiti peggio, le tv tubo catodico e i loro colori saturi, le sigarette accese dentro i bar. Cantrell schitarra come se tirasse frustate e Staley con la sua voce imperfetta e bellissima è espressione di un disagio generazionale senza precedenti.

Di quella generazione sono rimasti praticamente solo Vedder e Lanegan, che pena…

*Canzone: Frogs

*Album: Dirt

Afterhours - Non apparteniamo all’ondata di fan post Xfactor, ma siamo quelli che hanno storto il naso e poi hanno pensato: sto cazzo ognuno fa quello che vuole.

Loro sono la band che non ci ha fatto perdere la speranza nella musica italiana e che ha sfornato un album dopo vent’anni di carriera che spacca tutto. Rispetto davvero.

*Canzone: San Miguel

*Album: Folfiri o Folfox

Verdena - Genuini, psichedelici, anche un po’ drogatelli. Anche loro come gli Afterhours ci fanno sperare, e la speranza è l’ultima a morire.

*Canzone: Sotto prescrizione del dott.Huxley

*Album: Requiem

Kyuss - Una notte ad Amsterdam dopo l’ennesima canna parte Gardenia e inizia il viaggione.

I Kyuss sono uno dei motori di ispirazione più forti per noi a livello compositivo e per questo saremo sempre grati a quei quattro fattoni californiani.

*Canzone: Demon Cleaner

*Album: Welcome to sky valley

Tom Waits - La gola distrutta da litri di Whisky, milioni di sigarette, la voglia di raccontare le storie di chi non ce l’ha fatta, ha fallito.

Un bar buio e pieno di gente ubriaca e disperata alle 3 del pomeriggio nel mezzo del nulla può essere fico se ce lo racconta Tom.

*Canzone: Murder in the red barn

*Album: Blue Valentine

Mars Volta - Come già detto siamo sempre alla ricerca di suoni particolari, interessanti, dissonanti, suggestivi.

Amiamo i testi sibillini e carichi di significati a un primo momento indecifrabili: c’è altro da dire?

*Canzone: Pisacis (Phra-Men-Ma)

*Album: Amputechture

Black Sabbath - Tutti vorrebbero dei nonni come Ozzy, Tony, Geezer. O no? Noi si. E per certi versi lo sono stati.

*Canzone: Into the void

*Album: Paranoid

 
 
 

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