Killer Sanchez: anteprima EP + intervista
- Roberto Checchi
- Nov 22, 2017
- 3 min read

E' già arrivato il momento di proporvi un'altra anteprima, che questa volta sarà accompagnata da un'intervista alla band. Oggi vi facciamo ascoltare per la prima volta il nuovo EP dei Killer Sanchez, Pneuma, prima di presentarvi ciò che è venuto fuori dalle quattro chiacchiere che abbiamo avuto occasione di scambiare con loro
Come se la passa lo Stoner in Italia? E nel Mondo? Lo Stoner Rock è il genere musicale con cui i Killer Sanchez vengono maggiormente associati e su cui noi stessi per primi avvertiamo maggiore allineamento. In Italia come nel mondo lo Stoner è un genere di nicchia. Questo ci mette nella posizione di analizzare la cosa da due prospettive diverse. La prima: se l’indicatore di salute di un genere musicale è la sua diffusione popolare e il relativo numero di passaggi televisivi o radiofonici di band del settore allora possiamo certamente constatare che lo Stoner, come tutti i generi di nicchia, in Italia se la passa (e se la passerà) male. L’altra prospettiva mette in luce quello che invece per noi rappresenta un valore aggiunto importante: non essendo obbligati per attinenza di massa a dover sottostare ai dettami di un mercato musicale così orientato sul pop, ci ritroviamo in una condizione che consente a noi e ad altre realtà tipiche dell’underground una quasi totale libertà espressiva. Inoltre possiamo affermare che lo Stoner ha uno zoccolo durissimo e molto cazzuto di fans. Anche per questo ci sono molte band che si battono nell’underground per portare il credo di un tipo di rock veramente indipendente. Per nulla patinato, poco sociale, a molti tratti imperfetto, ma davvero autentico. Fra queste realtà consigliamo di ascoltare i Mexican Chili Funeral Party, che sono usciti quest’anno con un album molto valido. Ancora, i Sandflower, nostri vicini di sala prove che virano un po’ sul Grunge, e i Toshiro Pandino, che come band sono giovanissimi ma spaccano davvero. Poi i Black Bear, che invece si accostano di più ad un Hard Rock/Blues bello muscoloso, e Le Capre a Sonagli, con cui ci piacerebbe dividere il palco prima o poi. Nel mondo lo Stoner se la passa leggermente meglio, soprattutto con tutte le band del Nord Europa innamorate di questo genere come i Graveyard, i Truckfighters, Colour Haze, Samsara Blues Explosion; ovviamente non citiamo i fondatori dello Stoner perché non pubblicano album da decenni. Quali sono i vostri punti di riferimento dal punto di vista musicale? Ne abbiamo diversi e di natura a tratti molto distante: tutti confluiscono dal bagaglio musicale di ciascun membro del gruppo.I nostri capisaldi sono il Desert Rock di Kyuss e Queens of the Stone Age, il Grunge degli Alice In Chains e Soundgarden, il Prog Metal dei Tool e le derive Blues e Psychedelic Rock dei sempreverdi Led Zeppelin e Pink Floyd. Ma ci sono molte altre sfumature e deviazioni. Nella scena italiana “mainstream” possiamo annoverare Afterhours, Teatro degli Orrori, Bachi da Pietra, Verdena. Potremmo continuare per molto… Come mai la scelta di cantare in italiano? Una premessa: i primi Killer Sanchez esordiscono in inglese. L’esperienza dura poco però: tutto della nostra composizione parla di noi, dagli arrangiamenti musicali ai testi al nostro repertorio visivo. Sarebbe stato per noi un grande controsenso pensare di esprimerci attraverso una lingua che non è la nostra, in un modo che non ci appartiene, per proporre concetti in una forma a noi estranea. Siamo ok con l’inglese e accettiamo chi canta in lingua differente, ma quello che ne sarebbe scaturito sarebbe stato per noi solo una qualche forma di imitazione, ne’ più, ne’ meno. C’è una lingua che secondo voi si adatta meglio delle altre allo Stoner? Se è l’inglese è per il suono e la versatilità che ha? L’inglese è la lingua madre del Rock, su questo non c’è molto altro da aggiungere. Come vi vedete tra tre anni? Da quando abbiamo iniziato a suonare insieme, parliamo dell’ormai lontano 2012, crediamo di essere cresciuti a livello di definizione di ciò che siamo e di quello che siamo in grado di produrre. Ciò è evidente, tra l’altro, ascoltando i nostri EP: il primo, Ruggine, con le sue connotazioni tendenti all’Hard Rock/Blues, e quello appena pubblicato, Pneuma, che muove verso un Rock Alternativo di più ampio respiro.In questo ordine di eventi fra tre anni ci vediamo sicuramente con una composizione più matura, e magari con un album che coroni la nostra evoluzione compositiva e musicale. Però ci accontentiamo anche di Sanremo. Immagina, la prima band Stoner con l’orchestra di accompagnamento… Alessandro Spagnolo
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