Vikowski - Beyond The Skyline
- Roberto Checchi
- Dec 19, 2017
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A distanza di due anni dal suo esordio Vikowski ritorna sulla scena con un disco maturo da un'anima dichiaramente pop. Prodotto da quel mago di Fabio Grande (già Colombre, Mai Stato Altrove e Joe Victor) presso la Sala Tre Studio di Roma. Beyond The Skyline, questo il titolo, è un continua lotta tra le atmosfere glaciali della parte strumentale e la calda voce di Vincenzo, un terreno di battaglia dove digitale e analogico si scontrano, una continua dicotomia tra la luce e l'oscurità. Snocciolando le otto canzoni del disco ci si accorge di molte citazioni che rimandano al background musicale dell'autore, una su tutte i The National di Boxer. La vera caratteristica di Beyond The Skyline è la voce semi baritonale spinta sui registri alti di Vincenzo che avvolge le canzoni di un aura malinconica ma allo stesso tempo dolce e rilassante. Chitarre, synth, drum machine e percussioni acustiche sono questi gli ingredienti di un lavoro con pretese pop ma che ammicca all'elettronica di matrice inglese (Radiohead, Editors) mescolata all'indie-rock più classico. Ogni canzone racconta una storia diversa ma è solo nella loro interezza che si capisce il vero messaggio che Vikowski vuole comunicare: andare oltre le apparenze e mai fermarsi davanti alle difficoltà perché è proprio in quel momento che si vive davvero.
Vikovski ci insegna a non giudicare un libro dalla copertina perché può nascondere un tesoro, ecco non fatevi spaventare da un disco con una copertina nera e blu scura perché dentro potreste trovarci delle canzoni bellissime. Un disco sincero, prodotto e arrangiato molto bene.
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