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Soviet Malpensa - Astroecology

  • Roberto Checchi
  • Apr 18, 2018
  • 1 min read

I Soviet Malpensa ritornano sulla piazza dopo cinque anni con Astroecology, un disco maturo. Il songwriting è migliorato e l'intera composizione è più coerente e meno dispersiva di Slowdonia. Il sound è shoegaze con delle incursioni elettroniche e rimandi alla musica orientale. Le melodie delle chitarre ricordano molto i Kula Shaker di Govinda e gli Slowdive di Souvlaki. Nel comunicato stampa si legge che Astroecology nasce dall’esigenza di esplorare nuovi territori sonori, così come l’astroecologia si occupa di capire come le piante e i microorganismi possano svilupparsi in ambienti extraterrestri. È come se Nina Kraviz incontrasse Rachel Goswell su Marte e decidessero di scrivere un disco indie pop. Queste nove canzoni sono la la fotografia di una band alla continua ricerca di nuovi spunti, che ha deciso di non legarsi a nessuna etichetta cercando di ricontestualizzare al presente generi lontani. Lucifer è sicuramente il brano più riuscito.

 
 
 

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