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citySwell: in 10 artisti vi racconto chi sono


E' passato diverso tempo dall'ultima volta, ma finalmente è tornata la nostra storica rubrica e per ricominciare non c'è modo migliore che lasciare subito spazio e parola a Thomas Casotto.

Vi parlerò di alcune delle band che mi hanno plasmato in “tenera età” e altre che mi hanno influenzato più recentemente, anche come citySwell e quindi nella scrittura di Travels, il mio EP uscito ad aprile 2018.

Quindi, prima gli anni della giovinezza e di una visione della musica un po’ troppo monotematica, vista col senno di poi...ma sentivo la necessità di appartenere ad una tribù. Un po’ come buona parte dei teenagers del resto.

Nirvana - era il 1994, avevo 10 anni e Kurt Cobain si era appena sparato. Tutti erano in piena botta da fenomeno Nirvana. Ogni negozio di dischi che si rispetti, piazzava copie dell’Unplugged in New York in mano a chiunque. Tanto che, anche mio padre, fan di un mondo lontano come quello di Peter Gabriel, Collins, Queen... ne porto a casa una copia. Io assorbii tutto come una spugna in maniera ossessiva compulsiva e da quel giorno decisi di voler imparare a suonare una chitarra e magari provare a scrivere delle canzoni. Album: Unplugged in New York. Canzone: About a Girl, la prima. Fu subito amore.

Green Day (1990 - 1997) - come dimenticare la scossa di adrenalina e schizofrenia miste a melodia ricevuta da dischi come Insomniac, Dookie e Nimrod? Album: Tutti quelli tra il 1990 e il 1997. Nimrod è però quello a cui sento di essere più affezionato. Per la sua “coerente varietà” credo abbia influenzato le più svariate tipologie di “alternative rockers” della mia generazione. Davvero un disco innovativo nel suo genere.

Bush - Scoperti nel 1999 grazie all'illuminante programma Brand New. Era un po’ come se fossero tornati i Nirvana ma in versione 2.0, band, quest’ultima, che ahimè avevo scoperto decisamente in ritardo, ma con i Bush no, questo non sarebbe più successo! Album: Sixteen Stone. Sicuramente il loro disco più diretto. Canzone: Letting the cables sleep. Lo so, non è contenuta nell’album citato sopra, però è il pezzo che me li ha tatti scoprire. Ancora oggi, musica, melodia e parole di questa canzone sanno toccarmi delle corde interiori che poche altre sanno raggiungere.

NOFX - Capisaldi di un’attitudine tutta DIY. Per noi teens dell’epoca l’icona della ribellione e della rivolta contro il mercato mainstream. Batteria e chitarre infuocate che correvano a 300 Km/h. Melodie stonate che ti si imprimevano in testa al primo ascolto. Album: Punk in Drublic. Comprato durante il mio primo viaggio negli States, a San Francisco (insieme a Seattle, era la patria della scena musicale che seguivo) potete immaginare come poteva essere esaltato il diciassettenne quale ero all’epoca. Canzone: Don’t call me white. Ricordo dei primi pogo al Nautilus di Cardano al campo. In una spensieratezza tutta sedicenne.

Oasis - band che ha sicuramente rivoluzionato il mondo del rock negli anni ’90. I maggior esponenti del Britpop di quell’epoca. Chiunque sia stato teenager a cavallo tra gli anni ’90 e i primi 2000, può confermare quanto questa band abbia influenzato ed iniziato al rock moltissimi giovani dell’epoca. Wonderwall è diventata un vero e proprio inno per più di una generazione. Ricordo ancora benissimo la prima volta che la sentii passare in radio. Avevo 10 anni o poco più e provai quella strana sensazione di euforia che ti prende alla testa e sotto pelle quando ti trovi ad ascoltare un brano che nel giro di pochi senti perfettamente tuo. Album: (What’s the story?) Morning glory. Canzone: Wonderwall.

Più recentemente...

Sting & The Police - Un po’ perché erano nati della scena punk londinese e li sentivo in un certo senso vicini come attitudine, un po’ perché li ascoltava mio padre e mi ci ha cresciuto. E poi diciamocelo, quel loro groove reggae/punk è davvero irresistibile. Sting, un timbro ineguagliabile. Storia.

Kings of Leon - Personalmente credo sia una delle poche band del panorama rock attuale che possiede una forte attitudine e personalità. Anthony ha davvero un modo tutto suo di esprimersi vocalmente. A volte sfiora sfumature soul/blues che mi fanno da sempre impazzire. Questo vale anche per le chitarre, riff che sono un vero e proprio marchio di fabbrica. Album: Only by the night. Praticamente 11 potenziali singoli. Canzone: Closer. Atmosfera unica. Un cantato davvero “sentito”.

Jack Johnson - Cantautore americano appartenente alla corrente surf/folk moderna. Mi ha aperto gli occhi nei confronti di un modo per me nuovo di approcciarsi alla chitarra acustica, meno “pestato” e meno cupo rispetto a quello delle rock ballad anni ’90 e primi 2000 a cui ero abituato. Nel 2010 tornavo da una lunga permanenza in Australia, ero decisamente nostalgico e lui sapeva davvero riportarmi nuovamente a quei giorni. Album: Sleep through the static. Canzone: Go on. Parla del rapporto tra padre e figlio. Di quanto si è tanto differenti e uguali allo stesso tempo. Atmosfera incantevole e rilassante.

Sufjan Stevens - Chitarre molto delicate, voce, spesso quasi sussurrata. Mi ha aiutato a capire che molte volte “meno è di più”. Vogliamo parlare poi di quel mix vincente di trombe, banjo, chitarra e pianoforte? Un riuscitissimo fusion tra folk americano ed un sound più europeo. Album: Illinois. La mia prima volta a confronto con quello che si può definire un “concept album”. Una prima volta magica! Canzone: Chicago. Beh! parla di viaggi, trasferte in furgone da città a città, amicizia, il legame e l’amore che si può provare nei confronti di una città. In pratica, più le tematiche affrontate in Travels.

John Mayer - Sicuramente uno dei migliori bluesman della scena moderna. Sa fondere abilmente pop e blues. Ritornelli davvero memorabili accompagnati da una chitarra rock/blues impeccabile. Album: Continuum. Una miscela ben calibrata tra pop-rock e blues. Senza mai scadere troppo in quel sound di plastica da “super classifica mainstream”. Canzone: Slow dancing in a burning room. Chitarra toccante e una linea vocale decisamente emotiva ed invidiabile.

L’elenco potrebbe continuare per ore, ma ve lo risparmio... magari ci si aggiorna per il prossimo disco.

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