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Bonetti - Dopo La Guerra


Bonetti, hai fatto un disco meraviglioso, non so cos'altro dire. A tre anni da Camper, il timido ragazzo torinese si mette a nudo e racconta la sua guerra più privata riuscendo a scrivere nove capolavori. Milano, Torino, i treni, la ragazza ti lascia, al lavoro ti licenziano, la macchina si rompe; sono questi i presupposti di Dopo La Guerra, il nuovo album uscito a marzo per Costello's Records. Bonetti ci insegna che quando pensi di aver toccato il fondo non è la fine, ma solo l'inizio di tutto: non si ha nulla da perdere e bisogna incominciare a correre, a correre forte. Fil rouge del cantautore torinese è una forte dicotomia tra il divertente e il triste che si ritrova nei testi, negli arrangiamenti, ma soprattutto nell'intenzione della voce, sempre scanzonata e mai piatta. Un disco sincero che ti tocca l'anima e fa di tutto per restarti dentro. La produzione artistica e i bellissimi arrangiamenti di Fabio Grande (Sala Tre) sono la ciliegina sulla torta di un lavoro già molto interessante. I brani hanno reminiscenze contemporanee quali Tre Allegri Ragazzi Morti, Colombre, The Decemberist, ma anche più classiche tipo Francesco De Gregori e Lucio Battisti (Dobbiamo Tirar Fuori Qualcosa).

Bonetti, vai e conquista tutti.

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