Lodo Guenzi @ Sacrestia - Farmacia Alcolica (MI)
- Roberto Checchi
- Mar 24, 2014
- 2 min read
Un artista che offre performances gratuite è un artista che ha capito qualcosa dell'arte. Lodo Guenzi, classe 1986, membro de “Lo Stato Sociale”, è ad oggi una delle personalità di spicco dell'ambiente musicale indipendente italiano. Vedendolo dal vivo a Milano fare uno show di cui lui è il solo protagonista si capisce molto dell'intenso carisma che lo avvolge e gli fa riempire senza alcuna difficoltà un locale sui navigli milanesi. Lui è l'icona indie-radical chic, fortemente autoironico e accattivante. La maggior parte dei brani inediti che ha suonato erano accompagnati dal racconto di un suo aneddoto personale e le cover, come quella dell'Avvelenata di Guccini che tutti noi conosciamo e amiamo, erano cantate con il suo timbro vocale e il suo stile inconfondibile che conquistava tutti quanti. Quando poi ci ha raccontato cose tipo “Mi sono rotto il cazzo” dimenticandosi le parole e facendosele suggerire dal pubblico è stato probabilmente uno dei momenti in cui è stato più apprezzato di tutta la serata. Quello che rimane di serate come queste, contraddistinte dalla loro informalità, è un sorriso consapevole di avere avuto una piccola oasi nel nostro deserto di routine. Quando Lodo ha detto “Parlano spesso di uscire a mangiare qualcosa assieme come primo appuntamento..io se uscissi con te non riuscirei nemmeno a toccare cibo” ho pensato che ha centrato il punto di un sacco di cose. La quotidianità ci pone davanti a clichè che finiscono per soffocare anche le nostre emozioni più intime cercando di catalogarci in comportamenti assemblabili ed esemplificativi anche per I testi delle canzoni. E' bello sapere che qualcuno che con I suoi testi impregnati dell'irrazionalità dell'emozione e la sua voce inconfondibile una sera decide di venire in locale a contarcela un po' su e a suonarci un paio di canzoni che gli piace suonare, compresa quella scritta dal suo compagno di band, concludendo con “gli dirò che è piaciuta, allora”. Ci piace questo Lodo Guenzi, sia dentro che fuori. Attendiamo l'uscita del secondo album de “Lo Stato Sociale” fiduciosi che non ci potrà deludere.
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