Intervista a Federica Marcaccini
- Roberto Checchi
- Oct 22, 2014
- 3 min read
Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Federica Marcaccini sul mondo delle web series, sula serie che la vede come protagonista, "Tutte le ragazze con una certa cultura", sul suo futuro e su tante altre belle cose, ecco cosa ne è venuto fuori!
Seguendo “Tutte le ragazze con una certa cultura”, webserie in cui hai recitato come co-protagonista insieme a Daniel Terranegra, abbiamo conosciuto lo spigoloso personaggio di Silvia, studentessa di lettere, intellettuale appassionata d'arte con un'indole da vera stronza. Chi è invece Federica Marcaccini?
Studentessa di Lingue e Letterature Moderne, attrice, lavoratrice occasionale con un’indole da vera stronza :)
Nella webserie viene messa in evidenza, in maniera ironicamente marcata, l'importanza data allo stereotipo per quanto rigurda la giovane realtà intellettuale un po' elitaria. Questa visione che ci viene fornita rispecchia fedelmente la realtà di Roma?
Non sarebbe corretto dire che rispecchia fedelmente la realtà di Roma. Ovviamente, chi ha scritto la serie, ha preso spunto da qualcosa di esistente ma bisogna tener conto che i personaggi sono stati volutamente caricati (ne deriva così l’aspetto comico) senza, però, voler generalizzare.
Oltre a “Tutte le ragazze con una certa cultura”, possiamo vederti anche in alcune puntate di un'altra webserie che sta spopolando ultimamente in rete, I The Pills. Com'è stato lavorare con loro? Come vi siete incontrati?
I The Pills (Luca, Luigi e Matteo) li conosco ormai da quasi dieci anni. Sai, le classiche amicizie che si fanno durante il periodo del liceo: fai la manifestazione insieme, passi il primo maggio al parchetto del quartiere e così via, fino a che non si stringono i rapporti. Loro poi hanno sempre apprezzato la mia ironia da “crazy bitch” , e, l’estate di 3 anni fa, in preda alla noia perchè in pochi eravamo rimasti a Roma, mi hanno chiesto se volessi girare degli sketch che avevano abbozzato e così è nato The Pills e la mia avventura lavorativa.
Abbiamo avuto modo di apprezzarti in queste interpretazioni ma speriamo di vederti presto in altri ruoli. Quali sono per ora I tuoi progetti futuri?
Il meglio per me è sicuramente non fare progetti. La prima cosa che ho imparato è che in questo lavoro è difficile avere dei punti fermi. Ho dei desideri, possiamo chiamarli così, e vorrei che un giorno si esaudissero, come per esempio continuare a studiare recitazione, anche fuori dall’Italia, e nel frattempo proseguire con questo mestiere. Non sono tanto in cerca di visibilità ma preferirei avere la possibilità di interpretare un personaggio su cui lavorare e crescere artisticamente.
L'ultima domanda è a proposito della realtà delle webserie, che stanno avendo ultimamente una diffusione e un successo virale. Che cosa ne pensi del boom di tutti questi youtubers che alcuni potrebbero definire “anticinematografia”? Che piega pensi potrebbe prendere la funzione sempre più essenziale di internet per la diffusione di ogni genere di cultura, compresa ormai anche quella artistica?
Ho cominciato a lavorare seriamente grazie alle webseries e molti di quelli che conosco sono, per l’appunto, dei “youtubers” (è un termine che mi ha sempre fatto strano pronunciare). La maggior parte di loro hanno belle idee e progetti validi e Youtube rimane sicuramente il modo più pratico per metterli in atto se si considerano tempistiche e costi. Internet ha i suoi pro e i suoi contro come li ha un qualsiasi progetto culturale esposto ad un pubblico, ma mi sembra esagerato parlare di anticinematografia solo perchè si usa uno strumento diverso da quello che può essere la televisione o il cinema. Quello che troviamo su Youtube va bene per il tipo di canale informativo che si sta utilizzando ed è una cosa che dobbiamo tenere presente quando lo usiamo, sia il pubblico sia lo youtuber, anche se per ora, per fortuna, non ho visto nulla che avesse delle pretese diverse.
Comments